Molto spesso si apre un conto corrente senza informarsi adeguatamente di tutti i costi nascosti. Vediamo come evitare i costi extra
Ormai aprire un conto corrente è diventato semplicissimo e, in molti casi, si può fare tutto online dal proprio computer o smartphone comodamente seduti sul proprio divano. Tuttavia a volte ci sono insidie difficili da scoprire e che possono farci spendere davvero molto.
È piuttosto frequente che i titolari di conti correnti non siano a conoscenza dell’applicazione di alcuni costi extra. Ecco come scoprire se stiamo pagando una cifra per dei costi nascosti di cui non sapevamo nulla. Avere un conto corrente è ormai indispensabile per l’amministrazione del proprio denaro e dei propri risparmi. Chi apre un conto corrente può ricevere ed inoltrare bonifici bancari, può ricevere l’accredito dello stipendio o della pensione. In più viene rilasciata, praticamente sempre, una carta di debito – il classico bancomat o carta prepagata – o di credito con cui fare acquisti sia fisicamente sia online senza dover utilizzare i contanti.
Di recente, gli istituti di credito hanno messo a disposizione dei propri correntisti anche il sistema home banking, attraverso il quale ogni cliente può controllare il proprio conto, in qualsiasi luogo o momento e svolgere da casa la maggior parte delle operazioni come fare bonifici o pagare bollettini o Mav o F24. Insomma, avere un conto corrente comporta una serie di importanti e comodi vantaggi.
Tuttavia, nonostante tutti oggi abbiano un conto corrente, sembra che pochi conoscano l’esistenza di alcuni costi extra.
Cosa sono i costi nascosti?
Di cosa si tratta? I costi extra possono derivare da commissioni o addebiti dalla banca nel momento in cui vengono fatte operazioni particolari. In altre parole, spesso, senza saperlo, potremmo ritrovarci a pagare una cifra extra per delle operazioni che facciamo.
I costi nascosti sono quegli importi da pagare a cui i correntisti troppo spesso non prestano la giusta attenzione o che non erano stati annunciati al momento dell’apertura del conto. Tra questi, i più comuni sono i costi che possono essere addebitati dopo le operazioni di prelievo con carta di credito oppure quelli per l’utilizzo del libretto degli assegni. Possono essere applicati dei costi extra anche nel caso di operazioni fatte in valuta estera o per le transazioni che coinvolgono Paesi extra UE.
È possibile evitare di pagare queste cifre extra di cui non sapevamo nulla? Per evitare brutte sorprese dopo l’apertura di un conto corrente, una buona soluzione è esaminare con attenzione l’ISC, cioè l’Indicatore Sintetico di Costo. Questo è un dato che per legge gli istituti di credito devono inserire nella documentazione relativa ad ogni conto corrente. Attraverso l’ISC è possibile capire con esattezza quali sono le spese legate al conto corrente. Fondamentale informarsi se ci sono costi extra quando si effettuano prelievi dallo sportello e da sportelli bancomat di altre banche; se ci sono costi extra quando si eseguono bonifici online. Infine, è bene informarsi anche in merito ai costi di gestione della banca in cui si intende aprire un conto.