Le liti condominiali sono in costante aumento nei Tribunali. Nell’ultimo anno si è avuto un incremento del 22%. Vediamo come difendersi dai rumori molesti.
Quando si vive in un condominio le liti con il vicino di casa sono praticamente all’ordine del giorno. Numeri alla mano sono almeno 1 milione le controversie dovute a questioni condominiali. Un vero e proprio record che nell’ultimo anno ha fatto registrare un aumento del 22%.
A generare la conflittualità nei palazzi condominiali è il ritmo sempre più frenetico di vita e la difficoltà di condividere spazi e cose comuni. In generale le liti tra i condomini costituiscono circa il 50% delle procedure civili nelle aule di giustizia. Al primo posto dei motivi per i quali nascono liti condominiali troviamo le immissioni, cioè quegli odori o rumori che penetrano in altri appartamenti oppure il rumore di scarpe. Al secondo posto ci sono le allocazioni in aree comuni del condominio di oggetti e mezzi come auto parcheggiate in spazi non autorizzati. In seguito troviamo i rumori nel cortile. Molti litigi sono invece provocati da invasioni sul balcone sottostante da parte di panni stesi o flussi idrici dovuti all’innaffiatura di piante. Al quinto posto troviamo il rapporto con gli animali domestici, in particolar modo quando questi si trovano in aree comuni del condominio come l’ascensore ed il cortile. In fondo ci sono le liti per gli esterni degli edifici.
Secondo la legge italiana è possibile agire soltanto se il rumore supera la cosiddetta soglia di tollerabilità, ovvero se vengono superati i 3,5 decibel. In una situazione del genere, l’interessato può chiedere un risarcimento danni, dimostrando di avere subito un disagio psico fisico.Tale parametro, però, non è sempre valido, dato che è indispensabile considerare il contesto.. Ovviamente un rumore risulta essere più fastidio in campagna rispetto che in città, dato che in questo ultimo caso esistono molti rumori di sottofondo, ad esempio il traffico, e l’impatto risulta essere meno invasivo. Sebbene non esista un elenco esaustivo di tutte le situazioni tipo, possiamo elencare i casi più frequenti di rumori molesti:
Ovviamente certi rumori risultano essere più fastidiosi durante le ore predisposte al riposo. Proprio per questo motivo in ogni condominio vengono espressamente indicati gli orari da rispettare. In genere è possibile fare rumore:
Se nonostante i tentativi di mediazione il nostro vicino continua a produrre rumori molesti, la prima cosa da fare è quella di mandare una lettera di diffida intimando al responsabile di interrompere il suo comportamento per evitare un procedimento giudiziario. Prima di iniziare l’iter giudiziario bisogna valutare se si possiedono le prove necessarie per dimostrare quanto sta accadendo. Il giudice terrà in considerazione non solo la collocazione della nostra abitazione ma anche l’orario e la persistenza dei rumori del vicino.
A tal proposito i vicini potrebbero commettere illeciti di diversi tipo:
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