Aumenti sulle commissioni? La situazione dei bancomat non è delle migliori: i circuiti bancari vogliono imporre un aumento.
Il taglio al contante del Governo precedente e anche l’inserimento del cashback ha fatto sì che le persone preferissero utilizzare carta e pagamenti digitali evitando sempre di più le banconote. Se da una parte l’idea partiva dalla lotta all’evasione fiscale, dall’altra ha creato altri tipi di danni.
L’idea ha funzionato veramente perché la tracciabilità dei pagamenti ha fatto sì che si avessero meno possibilità di evadere, soprattutto da parte degli esercenti, ma dall’altra parte ha fatto sì che i prelievi agli ATM diventassero sempre più rari, così come anche tutti i servizi di pagamento con commissione. Si pensi ad esempio a Paypal, Satispay e tutti questi nuovi metodi di pagamento che non chiedono mai commissione e semplificano di gran lunga il passaggio di denaro.
Cosa comporta tutto ciò? Che gli ATM iniziano ad andare fuori funzione perché le commissioni non riescono a risanarne il costo. Tutti gli sportelli non sono pagati dai circuiti bancari bensì dalle commissioni che ottengono dai servizi dei clienti. Trovandosi in crisi da questo punto di vista, le banche hanno iniziato a proporre commissioni più alte sia per quanto riguarda i conti online che gli stessi ATM.
Su quest’ultimo punto Bancomat spa lotta da anni per avere la possibilità di aumentare le commissioni ma a quanto pare l’Antitrust gli continua a mettere i bastoni tra le ruote. C’è bisogno di rinnovare l’intero sistema: se il contante viene utilizzato di meno, aumentare le commissioni a discapito del cliente non sembra essere la mossa più giusta, perché dovrebbe pagare questa ‘penale’?
Aumentato il costo medio di un bonifico, aumentano tutte le commissioni per chi ha un conto corrente
Una rilevazione di Altroconsumo per L’Economia del Corriere della Sera ha preso in considerazione un arco temporale compreso tra il 6 febbraio 2022 e il 31 gennaio 2023. Lo studio ha confrontato le diverse voci di spesa che interessano le famiglie con operatività media di un conto degli istituti di Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Chebanca! e molti altri.
I rincari maggiori hanno interessato le operazioni online. Se lo scorso anno il costo medio di un bonifico si attestava a 0,86 centesimi, oggi è salito a 1 euro. In termini percentuali l’incremento è stato del 16,59%.
Ma anche i bonifici agli sportelli sono stati colpiti dai rincari, passando dai 4,98 euro medi ai 5,54 euro, con una variazione dell’11,14%. Un’altra stangata è arrivata dai prelievi di contante ma legalmente solo per quanto riguarda gli istituti bancari differenti dalla propria (per quanto riguarda la banca stessa al momento dovrebbero rimanere invariati). Il costo medio legato all’operazione ha ormai superato da tempo i due euro.
Ma anche il canone del Bancomat è in ascesa. Se in passato la carta di debito era nella maggior parte dei casi offerta gratuitamente insieme al conto, adesso ha un costo che in media supera i 9 euro, con un incremento dell’’1,11%.