Cambia tutto tra affitto, inflazione e cedolare secca. Per alcuni arriva una salvezza, ma per altri c’è una vera stangata.
Con l’inflazione, l’affitto sta diventando un problema e cerchiamo di capire i rapporti tra affitto, inflazione cedolare secca e altre forme di fiscalità. L’inflazione sta colpendo duramente le famiglie e si tratta di danni veramente a 360 gradi. Danni fortissimi che stanno mettendo tante famiglie in grossi problemi economici.
Infatti anche acquistare i beni di prima necessità diventa complicato ma anche pagare l’affitto diventa un problema. Infatti tante famiglie si stanno trovando in difficoltà non soltanto con la rata del muto ma anche con l’affitto e con l’acquisto delle cose più banali. Ma per quanto riguarda l’affitto bisogna capire che c’è una bella differenza tra il canone libero oppure concordato.
Attenzione a cosa succede
Ad ogni modo sia che il canone sia libero oppure che sia concordato, l’inflazione è una stangata. L’inflazione oggi ha toccato anche l’undici o il 12%. Infatti il conduttore è stato gravato di un aumento del canone di locazione veramente forte. Ma se in generale il canone di locazione viene aumentato proprio in funzione dell’inflazione, una deroga a questa regola è proprio l’affitto con cedolare secca.
La cedolare secca infatti è un’imposta piatta che sostituisce il regime ordinario. Con la cedolare secca non si pagano l’imposta di registro e l’imposta di bollo. Con la cedolare secca il locatore non paga le tasse in base ad un’aliquota percentuale ma in una maniera fissa ma anche il canone non varia con l’inflazione.
Come funziona e quando può essere vantaggio o svantaggio
Da tanto tempo esiste la cedolare secca proprio per evitare l’evasione fiscale. Quindi la cedolare secca impone proprio una tassazione fissa e non comporta la possibilità di adeguare il prezzo dell’affitto all’indice Istat per le famiglie di operai e impiegati.
Quindi bisogna tenere presente che se di solito gli affitti vengono adeguati proprio all’inflazione calcolata dall’Istat per le famiglie di operai e impiegati, bisogna anche tenere presente che chi ha già sottoscritto un contratto di affitto con la cedolare secca in questo momento sta avendo dei grossi vantaggi perché il locatore non può aumentare il canone. Però d’altra parte chi sta cercando una casa in affitto molto difficilmente la troverà con la cedolare secca.
Tutto dipende dal reddito
Infatti oggi i proprietari di casa difficilmente affittano una casa con la cedolare secca proprio perché poi non potrebbero adeguare il canone di locazione all’inflazione. Con la forte inflazione che c’è oggi, il guadagno fiscale derivante dall’aliquota fissa della cedolare secca potrebbe essere decisamente più basso rispetto al danno di non poter aumentare il canone di locazione.
In sostanza il calcolo sulla convenienza della cedolare secca è da fare proprio in base al reddito del locatore. Più il reddito è basso e meno conviene la cedolare secca e quindi meno possibilità ci sono che venga concessa all’inquilino. Quindi con l’inflazione non si può fare un discorso unitario. Certamente le cose cambiano ma la convenienza dipende proprio dal reddito.