Ecco qui un interessante test psicologico a proposito di un disturbo che riguarda il 3% della popolazione. Cioè chi soffre dell’incapacità di creare un’immagine mentale.
Tutti o quasi riescono a visualizzare un volto grazie al pensiero o all’immaginazione. Chiudendo gli occhi, un individuo, di norma, riesce a ricreare l’immagine esteriore di un volto o di un oggetto senza problemi.
Molte volte, però, quest’immagine è vaga, o comunque poco pervasiva e determinata. Eppure secondo quanto scoperto dalle scienze neurologiche, ci sono anche delle menti che riescono a creare delle immagini nitide, come fossero delle vere e proprie fotografie. Il segreto? Riuscire a svuotare la mente da ogni altro pensiero, per concentrarsi solo sulla raffigurazione psichica.
Ci sono poi individui del tutto incapaci di ricreare un’immagine visiva solo con la mente. In pratica persone che non sanno ricordare il volto di una persona cara se non è presente dinanzi ai loro occhi. Questo affascinante e un po’ inquietante fenomeno è noto come afantasia. Cioè il contrario di fantasia.
Può sorgere come una conseguenza di un trauma, a una grave patologia, oppure manifestarsi in casi di scarsa lucidità. Ma forse c’è anche chi soffre di un’afantasia innata.
Non è sempre un bene essere troppo fantasiosi, cioè protesi a creare immagini mentali. Ma non è neppure bello esserne del tutto incapaci. Il punto è che molte persone che soffrono di afantasia non sono neanche in grado di rendersene conto.
Per questo è importante sottoporsi a un test psicologico: solo il 3% della popolazione dovrebbe essere realmente incapace di ricreare un’immagine mentale pertinente di un volto o di un oggetto.
Test psicologico: fai parte del 3% affetto da afantasia?
Le persone con afantasia di solito non sono in grado di immaginare che aspetto abbiano i personaggi o le scene che trovano in un libro, per esempio. Oppure, pur ricordando grossomodo il volto di persone care e conoscenti, non sanno descriverlo se interrogati. Ed esiste un test psicologico per determinare chi potrebbe soffrire di afantasia. Nel 1973, uno psicologo di nome David Marks ha sviluppò un questionario di immagini per valutare questa condizione.
Qui vi proponiamo alcuni scenari del test. Si tratta di pensare e quindi valutare da sé la vividezza delle immagini prodotte nella propria mente. Pronti?
Provare a visualizzare il sole che sorge… Riuscite a immaginare il sole che sorge sopra l’orizzonte in un cielo nebbioso? E il sole che sorge quando il cielo è azzurro e limpido? Riuscite a vedere ricreare mentalmente l’aspetto delle nuvole e poi di un temporale con i fulmini? Potete immaginare l’aspetto di un arcobaleno che si estende nel cielo? Chi non percepisce alcuna immagine è affetto da afantasia e appartiene a 3% citato che fallisce il test. Poi c’è chi percepisce l’immagine in modo debole e vago: non si tratta di aphantasia ma di scarso potere immaginifico. Un risultato medio lo ottiene chi vede in modo luminoso e nitido. Va meglio chi vede immagini quasi reali.