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Pensione anticipata con il decreto Milleproroghe, la svolta è clamorosa e ne puoi approfittare

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Riccardo Magliano

La conversione del decreto Milleproroghe ha modificato diverse cose nell’ordinamento delle pensioni anticipate in Italia. Ecco cosa ci aspetta.

Solo una settimana fa è stata convertita in Parlamento il decreto Milleproroghe pronunciato dal Governo. In questo decreto viene spiegato quali sono le misure prorogate per tutto il resto dell’anno e fino all’ultimo ci sono state modifiche. Ecco la situazione con le pensioni.

Pensione anticipata con Decreto Milleproroghe
Pensione anticipata, la svolta – Ilovetrading

Le pensioni anticipate in Italia sono un tema estremamente caldo. Dopo anni a discutere delle pensioni e di come queste possano essere rivoluzionate da nuove misure, si sta ancora cercando di trovare una quadra. Maggioranza, opposizioni e sindacati hanno tutti visioni diverse sull’argomento, quindi la situazione è in continua evoluzione. Almeno per il 2023, il decreto milleproroghe ha messo un fermo alla situazione delle pensioni anticipate, mettendo nero su bianco quali sono le misure di pensionamento che sono valide nel 2023 ed entro quali limiti. L’obiettivo delle pensioni anticipate in generale è di permettere alle persone di poter andare in pensione intorno ai 60 anni, in modo da permettere un turnover più rapido.

Delle moltissime misure di pensionamento anticipato discusse durante le battaglie parlamentari, sono state scelte quelle che saranno ancora valide per il resto dell’anno. Sono confermate Ape Sociale e Opzione Donna, nonostante quest’ultima abbia ricevuto dei paletti più restrittivi rispetto al passato, ed è confermata anche la nuovissima Quota 103, che permette un pensionamento anticipato dei lavoratori a 61 anni con 41 anni di contributi versati. Ad essere confermati sono anche metodi di pensionamento anticipato meno conosciuti. Parliamo dei contratti di espansione che permette il prepensionamento con 7 anni di anticipo per i lavoratori dei settori bancario e creditizio

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La proroga dei contratti di espansione permette a questi di durare fino al 31 dicembre 2023. Questi contratti sono strumenti che possono essere utilizzati dai datori di lavoro stipulando un accordo con i lavoratori, i sindacati e il Governo in funzione di un piano di rinnovamento aziendale. Si tratta di contratti che permettono uno scivolo sociale verso la pensione anticipata o di vecchiaia.

Pensione anticipata Decreto
Pensione anticipata, ora ne puoi approfittare – Ilovetrading

I lavoratori con almeno 62 anni che vogliono andare in pensione possono accordarsi con il contratto di espansione in modo da poter ricevere un assegno pari a quanto sarebbe versato in futuro con la pensione mensile. Questo assegno è a carico dell’azienda finché il lavoratore non avrà perfezionato i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia statale.

Chi può accedere ai contratti di espansione

La grande novità del decreto milleproroghe sul contratto di espansione, oltre alla nuova validità fino al 31 dicembre 2023, è la durata. Se prima il contratto di espansione durava solo 5 anni, adesso ne dura 7, in modo che anche chi ha bisogno di più tempo per poter arrivare alla pensione possa godere di questo scivolo sociale.

La modifica era necessaria anche considerando che si avvicina sempre di più il momento in cui sempre più lavoratori saranno contributivi puri, che significa che hanno cominciato a raccogliere contributi dopo il 31 dicembre 1995. Questi lavoratori avranno bisogno di più tempo per poter andare in pensione, viste le nuove regole del calcolo contributivo dell’assegno pensionistico.

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