L’Italia si sta dividendo in vere e proprie caste completamente scollegate: perchè sta succedendo e i forti rischi.
L’inflazione non fa paura a tutti allo stesso modo. Infatti i ricchi beneficiano di consulenti che possono consentire loro di parare gli effetti dell’inflazione e anzi addirittura in alcuni casi proprio di guadagnare dai fenomeni inflazionistici.
Infatti l’inflazione sicuramente è un danno per l’economia ma investendo in modo accurato i propri risparmi attraverso l’inflazione si può addirittura guadagnare. Tuttavia la gente comune subisce una stangata fortissima dall’inflazione. La maggior parte delle persone subisce gli effetti dell’inflazione semplicemente perché vede i propri risparmi erodersi e perché vede la spesa al supermercato e la rata del mutuo diventare sempre più cara.
Forti disparità
Già in Italia abbiamo una sperequazione tra poveri e ricchi che è veramente atroce. Infatti in Italia abbiamo milioni di cittadini in povertà assoluta ed uno stato sociale che semplicemente si disinteressa completamente di queste tante famiglie. Ma con l’inflazione e con le attuali difficoltà dell’economia chi ha i mezzi per resistere a queste stangate tende addirittura a rinforzarsi economicamente mentre tante famiglie rischiano di scivolare verso la povertà.
Su questo sito rimarchiamo spesso come l’assenza totale di uno stato sociale degno di questo nome e l’attuale paradigma neoliberista stiano strappando in due la società italiana ma a quanto pare questo tema realmente non interessa a nessuno. Il governo non sembra minimamente interessato a potenziare lo stato sociale e anzi cancella il reddito di cittadinanza.
La sinistra si disinteressa dei poveri
Ma anche per quanto riguarda l’opposizione non si fa nulla per aiutare più poveri. Anzi il partito democratico appare addirittura favorevole alla direttiva europea case green che costringerà tante famiglie anche povere ad un esborso straordinario sulla propria casa. Quindi appare assolutamente evidente come la politica abbia assolutamente perso un minimo di focus di attenzione sui troppi italiani in difficoltà che ormai sembrano finiti in un vero e proprio cono d’ombra di disinteresse generale.
Ma il problema è proprio culturale. Infatti in passato i poveri erano coscienti della loro classe sociale e cercavano di rivendicare condizioni di vita più umane. Tutte le conquiste del mondo del lavoro sono nate così, ma anche tutte le conquiste dello stato sociale sono nate proprio in questa maniera.
I poveri non rivendicano i loro diritti
Ma da quando si è imposto il paradigma neoliberista in sostanza i poveri si vergognano di essere poveri e si limitano a sognare una vita da ricchi. Il povero non rivendica più maggiore giustizia sociale perché ormai crede proprio che il concetto stesso di giustizia sociale sia sbagliato.
Se un povero ritiene di non avere neppure diritto a una vita dignitosa, ecco che non rivendicherà mai i suoi diritti e addirittura riterrà giusto essere sfruttato come uno schiavo e non avere mai un briciolo di serenità per il futuro. Dunque l’impatto che l’ideologia neoliberista ha avuto sul modo di pensare proprio delle classi più deboli è stato realmente devastante perché impedisce loro quelle pacifiche ma forti azioni necessarie ad avere un po’ di giustizia.
