L’ISEE sarà presto sostituito con un nuovo metodo di valutazione della ricchezza. Ecco cosa ci aspetta dal nuovo quoziente familiare.
Giorgia Meloni ha annunciato già da qualche tempo l’introduzione di un nuovo modello di valutazione della ricchezza che sostituirà l’ISEE. Il nuovo metodo prenderà il nome di quoziente familiare, ed è ancora da vedere se sarà più o meno conveniente.
Il quoziente familiare sarà probabilmente il nuovo metodo di calcolo del reddito di un nucleo familiare. Secondo le disposizioni del Governo dovrebbe sostituire in maniera totale l’ISEE come metodo di calcolo. Dalla parte dei contribuenti, questo significa che cambieranno anche i calcoli da fare per capire se si rientra o meno nella scala di percezioni di alcuni bonus legati al reddito familiare. Alcuni importanti bonus e sussidi, come il bonus sociale, il reddito di cittadinanza, l’assegno unico e molti altri, vengono assegnati alle persone in base a un rigido sistema di calcolo del reddito, prendendo come riferimento il modello ISEE.
L’introduzione del quoziente familiare modificherà tutto questo, inserendo nuovi parametri e, si immagina, modificando la possibilità di percezione dei bonus. Come funziona il nuovo calcolo? Il quoziente familiare parte dalla base che il calcolo del reddito familiare si baserà in primis sul numero di persone all’interno del nucleo familiare. Da ricordare come per “nucleo familiare” si intendano tutti i parenti che vivono nella stessa abitazione. Il calcolo del quoziente familiare viene fatto sommando i redditi di tutti i componenti della famiglia, che poi viene diviso per un coefficiente che varia a seconda del numero di persone in famiglia.
Attenzione alla “qualità” dei familiari, ecco chi ci guadagna dal cambio di calcolo
Non tutti i componenti della famiglia contano in egual misura quando si calcola il coefficiente del calcolo per il quoziente familiare. Ogni membro del nucleo familiare conta in base alla “qualità” della persona stessa, con un punteggio così suddiviso:
- coefficiente 1 in caso di single o vedovi con 1 figlio a carico;
- coefficiente 2 per le coppie sposate o conviventi;
- coefficiente 0,5 per primo e secondo figlio;
- coefficiente 1 per i figli dal terzo in poi;
- coefficiente 0,5 per genitori single con minimo 1 figlio a carico;
- coefficiente 4 per con figli disabili a carico o terzo figlio e oltre.
Sommando tutte queste variabili si ottiene il coefficiente familiare per cui dividere il reddito totale dei membri della famiglia. In pratica, un nucleo familiare composto da 2 genitori e 2 figli avrà coefficiente 3 (2 per la coppia più 0,5 per un figlio, più 0,5 per l’altro figlio), mentre un nucleo familiare composto da una coppia e 4 figli di cui uno disabile avrà un coefficiente di 6.
A chi conviene questo calcolo?
Rispetto all’ISEE, quindi, saranno avvantaggiate le famiglie più numerose, che potranno accedere a bonus più alti. Tuttavia saranno gravemente svantaggiate le coppie senza figli o i single. Il nuovo quoziente familiare, oltre che per i bonus, sarà importante anche per il pagamento dell’IRPEF. Anche gli scaglioni delle tasse sul reddito avranno delle variazioni, visto che le coppie senza figli o i single avranno un reddito calcolato, calcoli alla mano, più alto rispetto che con il modello ISEE.