Arriva un bell’aiuto per i lavoratori in questo periodo di grandi difficoltà economiche. Ecco come richiederlo senza requisiti.
Oggi sicuramente andare avanti non è facile perché le condizioni economiche del nostro paese sono sempre più precarie e l’inflazione è altissima. Ma dall’INPS arrivano buone notizie per tanti lavoratori. La crisi economica e addirittura il rischio di una recessione globale stanno mettendo in forte ansia le famiglie anche perché le assurde leggi che arrivano dall’Europa potrebbero farne finire tante realmente sul lastrico.
Quando a lavorare poi è un solo componente del nucleo familiare la paura diventa maggiore perché le cifre guadagnate non bastano mai e si guarda con ansia il futuro. Come sappiamo il governo Draghi aveva messo in campo l’indennità di €150 e di €200 per i lavoratori.
Ovviamente questa indennità non c’era soltanto per i lavoratori ma c’era anche per chi godeva di disoccupazione ma anche di reddito di cittadinanza oppure di pensione di cittadinanza. Tuttavia questo bonus è terminato e tanti che lo avevano richiesto se le erano visto anche rigettare. Ma bisogna tenere presente che dottorandi e assegnisti di ricerca si erano visto rigettare proprio la richiesta del bonus.
Non solo loro hanno avuto il rigetto della richiesta perché tante categorie di lavoratori si sono visti negare i due bonus per ragioni assolutamente pretestuose e anche se avevano i requisiti. L’INPS in questi mesi ha fatto le sue verifiche e ha rilevato che un numero molto consistente di collaboratori, assegnisti e dottorandi non risultavano aver formalizzato l’iscrizione alla gestione separata.
In realtà su questo punto bisogna intendersi bene perché questi collaboratori dottorandi ed assegnisti in realtà avevano i loro dati e i loro nominativi nel database della gestione separata. Tuttavia semplicemente l’iscrizione non era stata portata a termine e quindi la domanda per il bonus era finita in un provvedimento di reiezione.
Tuttavia un recente messaggio dell’INPS e precisamente il 635 del 2023 ha fornito tutta una serie di chiarimenti per questi provvedimenti di reiezione. Quindi il ministero del lavoro e delle pratiche sociali andrà proprio a pagare l’indennità anche se non c’è l’iscrizione formale alla gestione separata.
L’importante è che questi collaboratori dottorandi ed assegnisti risultino in regola con le denunce presentate dal committente prima del 18 maggio 2022.
Inoltre la contribuzione per l’attività svolta deve essere anche in regola. In questi casi non c’è bisogno che il soggetto chieda il riesame perché in questi casi l’INPS provvederà proprio al riesame d’ufficio e quindi si avrà poi il riconoscimento dei bonus qualora ci siano i requisiti richiesti dalla legge.
Ma come sappiamo anche tanti altri lavoratori e in generale tanti altri soggetti stanno monitorando il sito dell’Inps per vedere se la loro richiesta di riesame è stata accolta oppure no. Infatti bisogna ricordare come l’INPS ha detto di no a tantissime richieste di bonus e oggi siano partite altrettante richieste di riesame. Quindi in realtà a parte il caso degli assegnisti dei collaboratori e dei dottorandi che vedranno il loro bonus sicuramente versato tra poco, per tutti gli altri che hanno visto rigettata la domanda attualmente c’è una situazione di attesa.
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