L’ondata di aumenti generalizzati non risparmia i conti correnti: ecco come e perché le banche stanno alzando i costi a carico degli utenti.
Molti di noi si sono accorti di strani movimenti nel loro conto corrente bancario. Le voci di spesa addebitate, in particolare, non sono più le stesse di qualche settimana fa. Il discorso vale anche per le banche online, di solito più generose con i loro clienti. Cosa sta succedendo?
È in atto una vera e propria stangata da parte delle banche. Sono aumentati i costi sia online sia allo sportello. Il motivo? Ancora una volta è da ricondurre alla grande crisi economica di fine 2022, con il caro bollette che ha colpito famiglie e imprese, sull’onda degli aumenti incontrollati delle quotazioni di gas ed energia elettrica, sommati all’inflazione galoppante. E, come se già non bastasse l’impennata dei tassi di interesse, a farne le spese adesso sono i correntisti.
L’ultima mossa delle banche sui costi dei bonifici
Mettendo a confronto i costi di gestione di un conto corrente di oggi con quelli di un anno fa, emerge che molti istituti di credito hanno aumentato i costi di diverse operazioni. Anche i prelievi presso sportelli diversi da quelli del proprio istituto hanno subìto un importante rincaro: da 2 euro si è passati a una media di 2,11. Per non parlare poi del canone della carta di credito che, dati alla mano, ha visto un aumento medio del 15,28%, passando dai canonici 50 euro annui a circa 65 euro. Quanto al canone bancomat, il rincaro è stato di circa l’1,11%, da 9 a 9,10 euro. Della serie: non c’è trippa per gatti.
Per fortuna è rimasto invariato il costo del CBill-PagoPa, il bonifico che si effettua presso la Pubblica Amministrazione. Ma ciò non basta a consolare gli italiani inviperiti per via del rincaro dei bonifici online e agli sportelli. Secondo una serie di analisi comparate, l’invio di soldi online è quello che ha subito l’aumento più alto: si parla addirittura di un +16,59%. Tra le altre banche, hanno rivisto il prezzo all’insù Bper (da 1,49 euro a 1,75), Crédit Agricole (da 0 a 0,75 euro) e Unicredit (da 2,25 euro a 2,47).
Restando in tema di bonifico allo sportello, Unicredit si attesta come l’istituto di credito che ha applicato il rincaro più alto, passando 7,25 a ben 11,80 euro (+62%). Per fortuna c’è anche chi va in controtendenza, come Crédit Agricole, che invece è sceso da 8 a 6 euro per questo particolare tipo di operazione.