Fai una ricarica telefonica, ma non arriva. Si tratta di una situazione piuttosto comune. Ecco come reagire prontamente all’inconveniente.
La ricarica di un cellulare tramite sim ricaricabile avviene normalmente in pochi minuti. In caso di ritardi da parte dell’operatore non dobbiamo andare nel panico, anzi, è bene sapere esattamente come reagire per evitare problemi.
Si paga una ricarica per il cellulare e si compiono tutte le operazioni richieste dal bigliettino che ci è stato venduto dal tabaccaio o che abbiamo acquistato online. Nel giro di pochi minuti dovrebbe arrivare il messaggio di conferma di avvenuta ricarica, cosicché si possa continuare a utilizzare il proprio cellulare. Eppure dopo 2 ore ancora non è arrivato niente. Il panico e la rabbia sono il nostro peggior nemico in situazioni come queste, quando la cosa migliore da fare è mantenere il sangue freddo e procedere per gradi. Innanzi tutto, se dopo molto tempo non è ancora arrivato il messaggio di avvenuta ricarica è bene chiamare direttamente l’operatore e avvertire del problema.
Nel caso in cui il problema sia risolvibile in poco tempo, un contatto diretto con l’operatore è la cosa migliore da fare. Il primo problema che si può incontrare, tuttavia, è che ci siano dei ritardi fisiologici nei passaggi dell’operazione. Le compagnie telefoniche avvertono sempre alla firma del contratto che le operazioni di ricarica possono impiegare anche alcune ore se ci sono dei problemi di linea. Se questo non è il caso, però, le cose possono farsi più complicate.
La ricarica non arriva e non hai sostegno, cosa fare?
Una cosa importante da ricordare è che gli abbonamenti a servizi di linea telefonica non hanno bisogno di ricarica. La ricarica può essere fatta soltanto per quei dispositivi che hanno una sim ricaricabile, il che consente loro di poter gestire in maniera più precisa i propri consumi in base a quanto spendono ogni mese. La maggior parte dei problemi relativi alla ricarica di una sim su cellulare possono essere risolti semplicemente da una chiamata all’operatore telefonico.
Se questo non dovesse essere abbastanza, ovvero che l’operatore lascia il cliente senza alcuna forma di assistenza, l’utente può decidere di passare per vie legali. In questo caso quello che occorre fare è procedere con l‘invio di una diffida via raccomandata alla sede legale della società telefonica. Il messaggio è inviabile anche tramite posta elettronica certificata (PEC), che ha lo stesso valore legale. A questo punto, preferibilmente assistiti da un avvocato, e andare avanti con il procedimento.
La recessione del contratto
Un passo successivo, ma che può essere compiuto anche subito è esercitare il diritto di recesso del contratto con l’operatore telefonico. In questo caso l’utente può richiedere anche la restituzione dell’importo pagato per la ricarica non eseguita, il rimborso delle spese sostenute ed esigere l’eventuale risarcimento dei danni.
Da ricordare, infatti, che tutti i consumatori hanno il diritto di recedere il contratto con l’operatore telefonico in qualsiasi momento. La disdetta deve essere fatta entro 14 giorni dal ricevimento della merce o della prima fattura del servizio arrivato senza pagare penali o costi di recesso. Questo è il caso in cui, dopo aver appena stipulato un contratto, ci si accorga che il servizio non funziona come promesso.