Il tempo stringe per chi intende usufruire del Bonus veicoli sicuri 2023. Il rimborso è piccolo ma prezioso: guai a lasciarselo scappare.
Nel corso del 2022 avete effettuato la revisione del vostro veicolo a motore? C’è una buona notizia per voi. Avete diritto a ricevere una somma non stratosferica, ma comunque utile ad arrotondare il bilancio familiare o personale. Però il tempo è poco: ancora qualche settimana e poi il termine scade. Vediamo insieme tutti i passaggi per usufruire di questa opportunità.
Stiamo parlando del cosiddetto “Bonus revisione auto”, una misura voluta dal governo in carica come ulteriore aiuto per i tanti cittadini che patiscono gli effetti della crisi economica in atto. In soldoni, chi nel 2022 ha effettuato la revisione del proprio veicolo a motore può ricevere un piccolo rimborso che va a compensare gli aumenti in vigore dal 1° novembre 2021. Per le domande, però, c’è tempo solo fino al prossimo il 31 marzo 2023. Dunque bisogna affrettarsi: ecco tutte le istruzioni.
Il bonus in questione è destinato ai proprietari di auto e moto che hanno effettuato la revisione – al costo di 54,95 euro presso la Motorizzazione e di 79,02 euro presso centri privati convenzionati – tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Il contributo può essere richiesto una sola volta a veicolo.
Il Bonus veicoli sicuri 2023 dalla A alla Z
Come accennato, la somma è davvero minima – solo 9,95 euro – ma va a compensare almeno in parte l’aumento delle tariffe delle revisioni per auto e moto, scattato il 1° novembre 2021. A chi spetta e come funziona il bonus veicoli sicuri?
La domanda per il bonus deve essere presentata via internet, entro il prossimo 31 marzo, collegandosi al sito dedicato al bonus e accedendo all’area beneficiario con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. Dalle ore 9.00 del 3 aprile 2023, invece, sarà possibile richiedere esclusivamente il contributo per le revisioni effettuate nel corso del 2023. Il rimborso verrà effettuato successivamente alla verifica dei dati inseriti. È possibile controllare lo stato di avanzamento accedendo alla piattaforma e visualizzando lo stato della richiesta associata alla targa. In caso di veicolo cointestato il rimborso dovrà essere richiesto da chi ha gli oneri giuridici del mezzo, ovvero dal primo cointestatario sulla carta di circolazione.
È possibile eliminare la richiesta entro 3 giorni dall’inserimento della stessa, direttamente sulla piattaforma, e richiedere nuovamente un contributo per lo stesso o un altro veicolo, salvo disponibilità di fondi ministeriali. Se si è in possesso di una minicar 50cc, per richiedere il contributo è necessario inserire il CIC (riportato sulla carta di circolazione) e selezionare la categoria Ciclomotore.