Con le nuove modifiche del governo arriva la nuova cartolarizzazione del credito sul Superbonus. Ecco la nuova stangata
Il governo Meloni ha deciso di prendere in mano la situazione riguardante il Superbonus 110%, la misura tanto discussa e criticata negli ultimi mesi. La nuova strategia prevede la cosiddetta “cartolarizzazione” del credito.
In questo modo, gli istituti di credito potranno provare a risolvere la questione dei crediti vantati dai beneficiari del Superbonus, riuscendo a liberare risorse finanziarie che potranno essere utilizzate per finanziare nuovi investimenti. Nel resto dell’articolo spiegheremo in dettaglio cosa si intende per “cartolarizzazione” del credito e quali sono le implicazioni di questa scelta del governo Meloni.
L’ultimo decreto approvato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri ha introdotto una novità riguardante il Superbonus. Infatti, la questione della cessione del credito e dello sconto in fattura è ormai finita e, da ora in poi, i beneficiari del Superbonus dovranno eseguire i nuovi lavori a proprie spese e detraendoli nella dichiarazione dei redditi, ottenendo così una riduzione delle tasse nei 5 anni successivi. Tuttavia, con la “cartolarizzazione” dei crediti, si aprono nuove possibilità per gli istituti di credito e gli investitori. Ma di che cosa si tratta esattamente?
La cartolarizzazione è un processo finanziario che prevede la vendita dei crediti a una società specializzata, la quale emette successivamente dei titoli obbligazionari. In altre parole, il credito viene trasformato in “carta” (quella delle obbligazioni). Nel caso del Superbonus, i crediti derivati dalle ristrutturazioni verrebbero ceduti a una società specializzata, la quale li convertirebbe in obbligazioni. Queste poi saranno acquistate da investitori istituzionali, che vedrebbero in queste carte un investimento redditizio e sicuro.
Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica e la cartolarizzazione prevede operazioni piuttosto complesse, anche per via della fama non proprio eccellente di cui godono. Questa opzione, infatti, risente molto dello stigma che si porta dietro dalla crisi finanziaria di circa 15 anni fa, in quanto questo strumento avrebbe contribuito alla crisi dei mutui subprime per via della scarsa regolamentazione.
Il governo Meloni sta cercando di intervenire sul Superbonus 110%, cercando di risolvere lo spreco di risorse attraverso la cartolarizzazione dei crediti d’imposta. Questo processo finanziario potrebbe consentire ai cittadini di ottenere liquidità immediata e aumentare l’attrattività del Superbonus agli occhi degli investitori istituzionali.
Tuttavia, la cartolarizzazione comporta anche rischi e complessità amministrative che dovranno essere valutati attentamente. Resta da vedere quale sarà l’effettiva evoluzione del Superbonus e come questa misura verrà recepita dalla società e dalle istituzioni. Per ora non si possono fare previsioni, ma il dibattito sull’utilità o meno della cartolarizzazione del credito è incominciato.
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