Addio al superbonus? Ecco cosa cambia e come evitare di indebitarsi più del dovuto per ristrutturare casa.
A partire da venerdì 17 febbraio, l’Italia ha dato l’addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito per quando riguarda i bonus edilizi (come il Superbonus 110%, quest’anno sceso al 90%).
Il problema alla base sta nel fatto che lo Stato avrebbe dovuto investire troppi soldi nella ristrutturazione considerando l’aumento dei costi delle materie prime, sarebbe stato insostenibile. Motivo per cui il Superbonus non è stato del tutto eliminato ma arginato in alcuni limiti come il passaggio dal 110% al 90% e il fatto che potrà essere richiesto solo tramite le detrazioni fiscali.
Cosa significa tutto ciò? Che lo Stato non potrà più anticipare la somma per iniziare i lavori, quel denaro verrà comune scalato al richiedente, ma in 10 anni, dalla dichiarazione dei redditi. Lo sconto quindi ci sarà lo stesso ma attraverso le detrazioni fiscali, in questo senso, quindi, il richiedente dovrà avere la liquidità per anticipare l’intera somma per dare il via ai lavori, per poi riceverne il bonus nei 10 anni a seguire.
Ciò significa che ci sarà un brusco stop ai lavori perché con gli stipendi medi italiani sarà difficile che una famiglia riuscirà ad accumulare una liquidità tale da portare avanti i pagamenti dei lavori autonomamente. L’addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito chiude un’era forse mai iniziata in Italia e apre quindi mille interrogativi.
Case green a rischio per il 2030, si farebbe il passo più lungo della gamba
La Commissione Industria dell’Europarlamento ha già approvato una proposta per obbligare i proprietari di immobili residenziali a tendere alla classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. Si stima che i tre quarti degli immobili italiani siano oggi fuori da questi parametri. Come sarà possibile arrivare a portare a termine un progetto così pretenzioso considerando la condizione italiana? Quali saranno le famiglie capaci di investire denaro per cambiare classe energetica? E coloro che puntavano al green? Per una classe A a questo punto potranno far richiesta solo i più ricchi?
Insomma i punti di domanda sono tanti, ma per evitare di ritrovarsi senza soldi ad oggi è necessario fare qualche calcolo in più prima di investire ingenti somme che poi ci tornerebbero in 10 lunghi anni: nel frattempo potremmo trovarci in condizioni economiche difficili da superare.