L’annuncio di un bonus revocato ha gettato nel panico tanti cittadini, ecco di quale si tratta e tutti gli altri coinvolti.
Il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha preso una decisione che ha generato enormi polemiche tra la popolazione e tra i politici. Quando si toccano le finanze gli animi si infiammano ed ecco che cosa è accaduto a seguito della comunicazione di un bonus revocato. Ma di quale si parla?
In questi ultimi anni lo Stato ha elargito aiuti e sovvenzioni per sostenere chi si trova in difficoltà e per far ripartire l’economia. La pandemia e le sue conseguenze hanno dato un ulteriore colpo ai risparmi degli italiani. In questo clima la prima premier donna nostrana ha dovuto intervenire per evitare di danneggiare le casse dello Stato. Si vocifera di un bonus revocato, ma anche di altri. Com’è la situazione?
Bonus revocato: quali e quanti aiuti subiscono una sostanziale modifica
Ormai è ufficiale dal momento che il nuovo decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il governo di Giorgia Meloni ha dato uno scossone al superbonus che un tempo era al 110% e ora al 90%, ma anche ad altri aiuti che non possono più avvalersi della cessione dei crediti o dello sconto.
Nel caso dei bonus di natura ediliza i lavori devono essere pagati e la detrazione avviene durante gli anni con la dichiarazione dei redditi. Questo provvedimento non coinvolge:
- chi ha già iniziato i lavori
- chi ha già presentato la documentazione per farli
Ma in cosa consiste il bonus ristrutturazione, tra quelli ad essere colpiti? La detrazione è del 50% del costo dei vari lavori per:
- manutenzione straordinaria
- risanamento conservativo
- ristrutturazione e restauro
- manutenzione ordinaria per parti comuni condominiali
Ci sono poi gli ecobonus al:
- 50%
- 65%
- lo sconto può toccare persino l’85%
per cambiare in meglio la situazione energetica della casa. Il sismabonus non ha avuto sorte migliore. Si tratta di operazioni da effettuare nelle aree a rischio sismico 1,2,3. La detrazione arriva al 90% con tetto di spesa fino a 96 mila Euro. Lo scopo è quello di demolire e ricostruire edifici per diminuire rischi in caso di terremoto. C’è poi il bonus facciate che presenta una detrazione Irpef del 60% e prevede tinteggiatura, pulitura e rifacimento della faccia esterna.
Dal 16 Febbraio, come accennato, la situazione è cambiata, il bonus non è stato revocato del tutto, ma si può detrarre in più di 10 anni.