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Liguria, non solo il Ponte Morandi: 191 gallerie a rischio tenute aperte

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Samanta Airoldi

Non solo il ponte Morandi a quanto pare. Da quanto emerso in base ai più recenti accertamenti, in Liguria ben 191 gallerie erano a rischio ma sono state tenute aperte.

Il dibattimento sulla strage del Morandi avvenuta il  14 agosto 2018, in cui persero la vita 43 persone tra cui diversi bambini, ha fatto emergere una triste realtà sulla gestione di  tutte le infrastrutture liguri  da parte di Autostrade per l’Italia almeno fino al 2019.

191 gallerie a rischio in Liguria
Liguria, gallerie a rischio tenute aperte – Ilovetrading

Si è scoperto così che nelle gallerie erano stati rilevati «6613 difetti di tipo S”  che prevede tra le principali cautele da adottare la chiusura. Problemi da non sottovalutare, che mettevano a rischio gli utenti. E sono stati rilevati in 191 tunnel su 285 del segmento di cui Aspi – Autostrade per L’Italia– era concessionario. A ribadirlo in tribunale è stato Stefano Figini, maresciallo della Guardia di finanza citato come testimone dalla Procura.  I legali degli imputati, dal canto loro, hanno cercato di cavarsela sostenendo  che l’attenzione dovrebbe rimanere sul caso del ponte Morandi.

Purtoppo per la difesa, in Aula di Tribunale è stato portato un video a dir poco agghiacciante: un video che dura alcuni secondi e dovrebbe documentare un controllo nella galleria Berté, sull’A26 fra Ovada e Masone in direzione Sud. Ma nel video si vedono e si sentono soltanto gli ispettori di Spea -azienda del Gruppo Atlantia come Autostrade e un tempo delegata ai monitoraggi- che, ironizzando sul nome del tunnel, canticchiano “Non sono una signora” e viaggiano in auto ai 70 all’ora anziché fermarsi sul posto a verificare la presenza di eventuali fessurazioni o infiltrazioni.

A distanza di qualche mese la volta di quel manufatto è crollata in parte:  due tonnellate e mezzo sono  finite sull’asfalto e solo per miracolo non hanno fatto vittime. Il video risale al 2019 ed è quindi stato realizzato dopo la strage del Ponte Morandi.

Mancati controlli su tutte le infrastrutture liguri

Nel mirino degli investigatori ci sono appunto le omissioni nei test sui tunnel, i falsi certificati sulle condizioni di altri viadotti della rete ligure, l’installazione di barriere fonoassorbenti pericolose e i reati ipotizzati sono falso ideologico e telematico, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di cautele sul lavoro.

Gallerie liguri a rischio
191 gallerie liguri sono pericolose per gli utenti – Ilovetrading

Il dossier audio-video è una prova del processo sulla strage del 2018: l’obiettivo chiaro dei pm Massimo Terrile, Walter Cotugno e Marco Airoldi è dimostrare che per anni è stato quello il modo di testare ogni infrastruttura. Ma non è ancora tutto: in una serie di colloqui registrati di nascosto da alcuni dipendenti Spea nel 2017,  la Finanza rivela che  dirigenti e tecnici Aspi sapevano già a quel tempo che le barriere fonoassorbenti installate ovunque avevano difetti di progettazione e rischiavano di cadere per il vento; ma si decise solo di abbassarle.

A giudizio per il massacro di oltre 4 anni fa ci sono 58 persone tra dirigenti e tecnici, o ex, di Aspi, di Spea e del ministero dei Trasporti – allora presieduto dal pentastellato Danilo Toninelli sotto il primo Governo di Giuseppe Conte- con accuse di omicidio stradale plurimo, falso, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti.

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