I libretti di Poste Italiane saranno chiusi e la comunicazione è arrivata in via ufficiale da parte dell’azienda lasciando senza parole i tantissimi utilizzatori di questa forma di risparmio.
Sono ancora oggi la forma di risparmio più utilizzata dagli italiani, tuttavia, Poste Italiane ha scelto di determinare l’estinzione degli stessi per spingere a nuove modalità di pagamento e conservazione i cittadini.
Con la nascita dei nuovi strumenti è importante variare secondo il Gruppo, questo comporta però un’attivazione immediata da parte di coloro che hanno delle somme di denaro conservate sul libretto postale.
Poste Italiane chiude i libretti postali
I libretti postali saranno chiusi, come annotato in un messaggio ufficiale che annuncia l’estinzione e quindi richiede da parte dei cittadini un’azione immediata. Non tutti saranno felici di questo perché i libretti univano generazioni, erano comodi da usare e non avendo sistemi di pagamento effettivi rappresentavano un’ottima operazione per il risparmio.
Poste ha lanciato tanti nuovi prodotti, anche in forma gratuita o quasi, questi prenderanno il posto degli altri servizi. Dopotutto il libretto postale risale al 1875, uno dei sistemi di risparmio più utilizzati da sempre perché interpretava proprio un salvadanaio. Poi sono arrivati gli strumenti tecnologici e piano piano la situazione è cambiata.
Oggi sono ancora tutelati dalla Cassa Depositi e Prestiti ma comunque bisognerà intervenire e scegliere altro, sia per depositare i fondi che per procedere ad un risparmio sul lungo termine. I libretti non hanno un costo di chiusura, ma Poste Italiane ha stimato che ci sono migliaia di libretti “dormienti” finiti nei cassetti e dimenticati anche con somme al loro interno.
Se questi non saranno attivati con l’esecuzione di qualche operazione, anche semplicemente la verifica del saldo, saranno considerati spenti a tutti gli effetti e quindi Poste Italiane provvederà a chiuderli entro il 29 giugno 2023. Per evitare che ciò accada bisogna recarsi presso gli uffici postali, con i propri dati e il proprio libretto. Sarà possibile infatti richiedere il rimborso delle somme relative e quindi ottenere i propri soldi.
Cosa accade se non si prelevano i soldi
È importante attivarsi entro la scadenza per evitare problemi. Se infatti, trascorso il termine indicato nel messaggio da Poste Italiane, i titolari non fanno alcun movimento, le somme vengono passate al Fondo Rapporto gestito da Consap che è parte del Ministero dell’Economia. Una volta che i fondi vengono trasferiti a questa società, bisogna poi fare richiesta direttamente alla Consap per riavere i soldi e quindi ci sarà bisogno di un mediatore e comunque non oltre i 10 anni. Dopo questa data infatti i soldi vengono svincolati e non si può più accedere al proprio fondo nemmeno con la Consap.
Tutti i rapporti dormienti sono contenuti sul sito internet quindi è bene controllare subito e verificare se è necessario compiere un’azione per non perdere i propri risparmi.