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L’Italia cresce più di Germania e Francia ma non c’è da rallegrarsi

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Samanta Airoldi

La crescita del Pil italiano supera quello dei nostri “cuginetti” europei. Ma c’è un motivo per non rallegrarsene troppo

Gli ultimi dati parlano chiaro: l’Italia cresce più di Germania e Francia: il nostro Paese regge i ritmi imposti dalla Ue.

Il Premier Giorgia Meloni l'Italia cresce nel PIL
Il Premier Giorgia Meloni – Ilovetrading

I numeri diffusi dalla commissione europea-  che prevedono per l’Italia una crescita dello 0,8% contro lo striminzito +0,3% dell’ultima stima – producono qualche legittima soddisfazione al ministero dell’Economia. Mentre il mondo dei previsori internazionali faceva piovere su Roma stime nere di recessione più o meno profonda, il nostro paese regge ai ritmi imposti dall’Europa.

Il 2022 è stato un anno da record per l’Italia: nonostante la crescita dell’inflazione, il caro energia e il boom dei prezzi delle materie prime abbiano creato non pochi problemi a famiglie e imprese, negli ultimi 12 mesi  la crescita economica italiana è stata doppia rispetto a quella registrata dai nostri principali competitors commerciali presenti nell’area dell’euro. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

L’effetto Pandemia

Sebbene gli effetti economici provocati nel2020 dalla pandemia siano stati più negativi da noi – con un -9 per cento del PIL –  che a Berlino – che ha registrato solo un  -3,7 per cento –  e a Parigi  – dove il Pil è sceso del 7,8 per cento – abbiamo sbaragliato i nostri cugini ma anche competitors europei. Ricordiamo che, in Italia,  il 73% del Pil è riconducibile ai servizi – Pubblica amministrazione, commercio, turismo, servizi alle imprese e alle persone – il 20 per cento all’industria, il 5 per cento alle costruzioni e il 2 per cento al settore primario.

I maggiori contributi alla crescita sono da ascrivere, in particolar modo, ai comparti più significativi della nostra economia:  il fatturato dei servizi è salito del 15,3 per cento e quello dell’industria del 19,4 per cento, mentre la produzione nelle costruzioni è aumentata del 14,1 per cento.

Le previsioni per il 2024

Dall’analisi dei sotto settori emerge che nei servizi il fatturato 2022 su quello del 2021 del trasporto aereo e delle agenzie di viaggio-tour operator è più che raddoppiato. Nel primo caso, l’incremento è stato del 102,8 per cento, nel secondo caso addirittura del 123,2 per cento, ma nonostante questi saggi di crescita, questi due comparti scontano ancora un gap sensibile rispetto ai livelli pre-Covid. Nel settore manifatturiero, infine, spiccano i risultati dell’incremento della produzione dei prodotti tecnologici (+7,4 per cento), quelli petroliferi (+8,4 cento), quelli farmaceutici (+8,7 per cento) e quelli del tessile abbigliamento.

Emmanuel Macron crescita PIL Francia
Il presidente francese Emmanuel Macron – Ilovetrading

Tuttavia si tratta di una gioia effimera, a quanto pare. La crescita del Pil italiano, che oggi supera Francia e Germania, subirà una brusca battuta d’arresto già l’anno prossimo in base alle previsioni. Le tabelle di Bruxelles, per il 2024,  vedono di nuovo l’Italia all’ultimo scalino continentale della crescita: nella posizione che le era  abituale prima del Covid. Dopo un sospiro di sollievo per il 2023, dunque, le stime prevedono, per il 2024, una crescita dell’1% contro il  +1,3% della Germania e del +1,4% della Francia.

Il problema non è trascurabile  per un Paese con un debito pubblico importante e messa ulteriormente in ginocchio dall’aumento dei prezzi del gas che ha, dunque, comportato un notevole aumento delle bollette e dei costi relativi alla benzina: spese che incidono in misura significativa sul bilancio di milioni di famiglie.

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