La direttiva europea costringe le famiglie a spese altissime e si torna a parlare di uscire dall’Europa. Vediamo che succede.
Sui social puntualmente si è ricominciato a parlare di un’uscita dell’Italia dall’Europa. La cosa non deve sorprendere perché la maggior parte delle famiglie italiane ancora non si è resa conto di quanti soldi pagherà a causa della direttiva europea case green, ma molte invece si stanno facendo i loro calcoli.
Aumentare la classe energetica della propria casa entro il 2030 e poi aumentarla di nuovo entro il 2033 è una mazzata costosissima per le famiglie. Per ogni famiglia italiana la mazzata può andare da 15 a €20.000. Ma poi c’è da tenere presente che tutti gli anni successivi saranno un continuo adeguamento a standard ecologici sempre più efficienti.
Quindi entro il 2050 tutte le case dovranno arrivare alla classe A. Ma gli italiani in molti casi sono letteralmente nei guai dal punto di vista economico e quindi chiaramente non hanno assolutamente i soldi per lavori così costosi. D’altra parte anche immaginare che arrivi un bonus italiano o anche europeo che possa riuscire a mettere in campo cifre così mastodontiche come quelle necessarie a ristrutturare la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano è assolutamente realistico.
Quindi le famiglie che si stanno facendo bene i loro conti e capiscono che difficilmente ce la faranno a sostenere questi costi tremendi, stanno rumoreggiando su Internet perché l’Italia esca dall’Europa. Come sappiamo tanti Italiani non sono affatto contenti dell’adesione del nostro paese all’Unione europea e anzi la considerano una vera e propria sciagura.
Di fronte ai costi tremendi causati dalla direttiva case green non deve stupire quindi se tanti italiani oggi stanno chiedendo al governo che l’Italia esca dall’Europa e non deve stupire se questa tendenza crescerà nel tempo. Infatti la direttiva europea case green attualmente è nel bel mezzo del suo iter legislativo e non è ancora qualche cosa che vincola i proprietari di casa italiane, ma quando lo diventerà e quando le famiglie cominceranno a dover sborsare i soldi per questi lavori costosissimi, la rabbia inevitabilmente crescerà perché gli italiani si aspettavano aiuti dall’Europa e non conti da pagare.
Quindi è assai facile prevedere che nei prossimi mesi il tormentone dell’Italexit ricomincerà a prendere vigore e che tanti Italiani potrebbero effettivamente protestare perché l’Italia si smarchi dai diktat dell’Unione Europea. Secondo gli esperti i target fissati dall’Unione Europea sono completamente irrealistici per il patrimonio immobiliare italiano e la paura più grande è proprio per tutte quelle famiglie che non hanno materialmente i mezzi per fare tutti questi lavori costosissimi.
Come abbiamo sottolineato tantissime famiglie non hanno i mezzi e pensare che si possa trovare il budget per un bonus così faraonico da ricostruire mezza Italia è assurdo. Di conseguenza l’unica speranza per le famiglie è che questa terribile direttiva alla fin fine non passi e che questo obbligo effettivamente non ci sia. Tuttavia nei prossimi mesi molto probabilmente la diffidenza nei confronti dell’Unione Europea potrebbe pesantemente aumentare in Italia e questo non può stupire più di tanto.
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