Nuova mazzata per i conti correnti degli italiani. Da questo mese aumentano anche le spese: a quanto ammontano i rincari.
Il 2023 si è aperto con un significativo rincaro per tutti gli italiani. Per tutti sono aumentati i costi di gestione del conto in banca, sia per quanto riguarda quello tradizionale sia per quello online. Aumenti significativi per canone annuo e commissioni.
Continua a colpire l’inflazione, che oltre ai beni di largo consumo va ad intaccare anche i servizi finanziari. Tra questi infatti troviamo anche i conti correnti bancari, che hanno subito il maggior rincaro dei costi, provocando un incremento significativo per le spese dei consumatori. Ad osservare questi aumenti ci hanno pensato SOStariffe e ConfrontaConti con una nuova indagine, secondo la quale il costo medio di un conto-corrente si attesta sui 132 euro a correntista, mentre il costo di gestione è pari a 90 euro.
La soluzione migliore è aprire un conto corrente online, visto che questo garantisce un risparmio fino a 129 euro rispetto ai conti tradizionali. Proprio il conto tradizionale comporta una spesa media del +5%, con un valore complessivo di 116 euro. L’aumento dei costi è legato a diversi fattori, tra cui le spese legate a queste che fanno salire i costi del canone annuo. Crescono anche le commissioni applicate alle operazioni allo sportello sempre per le stesse cause.
Nuovi rincari quindi in arrivo con febbraio per tutti i correntisti. Come se non bastasse stanno scendendo anche i conti a zero spese.
Conti correnti, aumentano i costi: tutti i dettagli
La nuova tendenza però non coinvolge tutte le voci di costo. Infatti l’aumento più evidente riguarda il canone annuo che registra un rincaro del +5% per le banche tradizionali e del +8% per le banche online. Inoltre risultano sempre più rari i conti a zero destinati soltanto a chi rispetta determinate condizioni, ad esempio i giovani di età inferiore ai 30 anni.
Secondo l’ultima indagine c’è stato un aumento dei costi riguardante delle commissioni per le operazioni allo sportello. Inoltre questo incremento riguarderebbe movimenti, prelievo, versamenti, bonifici allo sportello e persino per il costo singolo degli assegni. Quindi anche le spese allo sportello riservano maggiori spese per i correntisti.
Esiste però un modo per risparmiare, ossia sfruttare le casse veloci automatiche del proprio istituto. Un esempio è il prelievo dall’Atm della propria banca è sempre senza commissioni mentre da quello di un’altra banca comporta una commissione media di 1,24 euro. Infine per le banche tradizionali la spesa è di 1,98 euro. Per le carte di credito i rincari sono piuttosto moderati. Questi riguardano il canone annuo della carta di credito, mentre la carta di debito è quasi sempre gratuita.
I rincari riguardano ogni tipo di risparmiatore, quel che è certo è che la soluzione migliore per risparmiare è il conto online, che può garantire un risparmio anche superiore ai 120 euro all’anno.