Arriva una cattiva notizia per l’emittente televisiva nazionale, che adesso si trova alle strette per colpa del più famoso festival della musica; la condanna è di 40 mila euro.
La 73esima edizione del Festival di Sanremo, tenutosi come da tradizione sul palco del teatro Ariston della ‘città dei fiori’, si è concluso da pochi giorni con la vittoria schiacciante del cantante in gara Marco Mengoni.
Per tutta la settimana i cantanti in gara e gli ospiti ci hanno emozionato, fatto ridere, a volte scandalizzato. Non sono certo mancati i gossip e due cantanti in particolare hanno fatto parlare di sé negli ultimi giorni per le loro azioni ‘trasgressive’ sul palco. Stiamo ovviamente parlando di Blanco e di Rosa Chemical, che hanno fatto passare un brutto quarto d’ora alla kermesse della musica nazionale.
A poche ore dall’arrivo in Rai dell’esposto in Questura da parte dell’associazione Onlus Pro Vita & Famiglia, ecco che in direzione arriva l’ennesima stangata. Questa volta però non si tratta di un fatto recente, ma di qualcosa che risale a qualche anno fa, precisamente al 2016.
All’interno della scenografia del festival di Sanremo 2016 è stato inferito un fiore digitale che, secondo la legge, ha violato i termini di diritto d’autore. Lo ha confermato il tribunale di Genova che ha tutelato i diritto di Chiara Biancheri, un’architetto genovese, e condannato la Rai al risarcimento di 40 mila euro alla donna.
Violazione dei diritti d’autore: chi è l’artista della scenografia
I giudici del tribunale si sono accertati che l’opera ‘The Scent of the Night’, utilizzata nella scenografia del festival, era stata creata proprio dalla Biancheri, che ne detiene i diritti d’autore e di cui l’emittente televisiva ha fatto un uso improprio.
La violazione del diritto d’autore costerà un ricco “risarcimento dei danni cagionati”, come si legge nella sentenza emessa dal Tribunale di Genova (come riportato anche dal quotidiano ‘Il Corriere della Sera’). La Rai dovrà pagare 40mila euro all’architetto più le sue spese legali, che ammontano a 10.338 euro. Il tribunale ha inoltre indicato alla Rai l’obbligo di rimuovere dalle sue piattaforme e dall’archivio immagini ogni contenuto nel quale sia visibile l’opera della professionista genovese.
L’opera ‘The Scent of the Night’ era stata scelta appositamente dalla Rai, che nell’edizione 2016 del festival aveva scelto di presentare il tema dello sbocciare dei fiori. Peccato che l’architetto avesse depositato la sua opera sotto il nome d’arte di Lindelokse, e che le sue opere d’arte digitali fossero state acquistate da Mondadori.
Lo scenografo del festival 2015, l‘architetto Riccardo Bocchini, si è scusato per l’accaduto, dichiarandosi poi “totalmente estraneo alla vicenda”.