Attenzione alla normativa sul fidanzamento ed il sesso con persone minorenni. In alcuni casi è consentito ma in altri è un grave reato.
Fidanzarsi con una persona minorenne è un argomento estremamente delicato perché se sicuramente quando c’è di mezzo l’amore bisogna avere un grande rispetto, dall’altra parte rispetto ancora più grande si deve avere nei confronti delle esigenze di chi sia minore e quindi magari ancora non in grado di decidere in modo autonomo.
Ultimamente hanno fatto scandalo delle vicende sessuali capitate tra insegnanti e alunni. Questo ha portato gli italiani a credere che sia sicuramente illegale fidanzarsi con una persona minorenne. Ma cerchiamo di fare chiarezza.
Fidanzamento e sesso: cosa dice la legge
Innanzitutto la legge non disciplina il fidanzamento come fatto meramente amoroso o sentimentale. Infatti la legge regolamenta soltanto i rapporti sessuali. Quindi avere un rapporto puramente sentimentale con una persona minorenne in realtà non è qualche cosa che sia regolamentato dalla legge. Ovviamente quando parliamo di rapporti sessuali con i minorenni la questione cambia in modo molto preciso.
L’età del consenso è fissata in Italia a 14 anni. Questo significa una cosa molto semplice. Una persona maggiorenne che si fidanza con una persona di 12 anni e ha con questa rapporti sessuali commette un grave reato penale. Quindi in linea di principio ci si può fidanzare con una persona minore dei 14 anni ma non si devono avere rapporti sessuali. Ma sono anche leciti quei rapporti sessuali con una persona che abbia meno di 18 anni ma comunque almeno 14.
La questione dei 14 anni
I minorenni tra loro possono avere dei rapporti sessuali ma anche su questo bisogna stare molto attenti alle leggi. Infatti i minorenni possono avere rapporti sessuali tra loro se il più giovane non ha meno di 14 anni. Oppure sono anche ammessi i rapporti sessuali quando il più giovane ha 13 anni e la differenza di età e di massimo quattro anni. Oppure se entrambi hanno almeno 14 anni ovviamente non viene nessun reato.
Ma c’è una particolarità che bisogna tenere in grande considerazione. Infatti l’età del consenso di norma è a 14 anni ma sale addirittura a 16 anni quando tra le due persone c’è un particolare legame che potrebbe condizionare il più giovane. Quindi se il più giovane può essere condizionato da una sorta di superiorità di tipo gerarchico, ecco che l’età del consenso sale a 16 anni proprio per tutelare il minore.
Il ruolo di parenti ed educatori: 16 anni
Quindi l’età del consenso sale a 16 anni se i rapporti sono con un parente, con un tutore oppure con un convivente oppure con un educatore. Infatti in questi delicatissimi casi proprio il particolare rapporto tra le due persone potrebbe istigare e condizionare la mente del più giovane a subire un rapporto sessuale che magari di suo non vorrebbe.
Questa è una tematica delicatissima ed oltre a rispettare la legge bisogna avere sempre una grande prudenza ed un grande buon senso. I tanti scandali di questi mesi ci ricordano la delicatezza ed il rispetto che si devono avere nei confronti di chi non è ancora adulto.