Cambia tutto nei contratti di locazione ed ecco quando l’inquilino può essere mandato via prima dei termini.
Oggi tanti Italiani si trovano in difficoltà con il pagamento dei canoni di affitto perché gli aumenti Istat sono stati molto forti a causa dell’inflazione, ma vediamo come in alcuni casi il locatore può mandare via l’inquilino anche prima della scadenza del contratto. Quindi in alcuni casi l’inquilino può essere effettivamente sfrattato evitando il rinnovo automatico. Vediamo che cosa dice la normativa attuale e come funziona.
Nei contratti d’affitto in linea di principio l’inquilino può recedere in qualsiasi momento sempre che dia un avviso al locatore. Invece il locatore non può mandare via l’inquilino quando vuole e deve attendere la scadenza del contratto.
Come funziona l’attuale normativa e le eccezioni
Quindi l’inquilino ha la libertà di andare via quando preferisce salvo diverse disposizioni contrattuali mentre invece il locatore non può mandarlo via quando vuole. Tuttavia bisogna tenere presente che esistono delle eccezioni a questa normativa. Infatti esistono proprio dei casi nei quali l’affittuario può mandare via l’inquilino anche al momento del rinnovo e quindi evitarlo. Ma vediamo in quali casi questo è possibile.
È importante sottolineare come la possibilità di mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto sia una vera e propria eccezione alla regola e quindi soltanto in casi molto precisi questo è effettivamente possibile. Se parliamo di una locazione abitativa con un contratto di quattro anni più 4 anni il locatore può mandare via l’inquilino soltanto con la scadenza dei quattro anni e non prima.
In alcuni casi può mandarlo via
Quindi il locatore può esercitare il diritto di recesso ed evitare il rinnovo automatico soltanto alla scadenza del contratto. Ma il locatore può mandare via l’inquilino ed evitare i rinnovi in casi molto particolari. Alle scadenze successive alla prima invece il locatore può esercitare il diritto di recesso senza particolari giustificazioni. Quindi alla prima scadenza si può mandare via l’inquilino quando il locatore, il suo coniuge e i suoi genitori i suoi figli o i suoi parenti entro il secondo grado abbiano la necessità di abitare l’immobile oppure di usarlo a fini commerciali.
Tanti altri casi nei quali può essere mandato via
Oppure si può mandare via l’inquilino alla prima scadenza del contratto se l’inquilino stesso dispone di un altro immobile nello stesso comune in cui andare ad abitare. Oppure si può mandare via l’inquilino al primo rinnovo se l’inquilino stesso non utilizza l’immobile in affitto senza particolari motivi.
Oppure ancora si può mandare via l’inquilino al primo rinnovo se l’immobile deve essere ricostruito demolito o anche trasformato. Ma un ultimo motivo per il quale si può mandare via l’inquilino al primo rinnovo contrattuale è quando il locatore vuole vendere l’immobile e non possiede altre immobili ad uso abitativo a parte quello in cui abita. Però in questo caso all’inquilino è riconosciuto comunque sia il diritto di prelazione e quindi potrebbe passare da inquilino a proprietario.