Purtroppo, potrebbe esserci anche ci se ne approfitta. Riscuotere la pensione del defunto prevede una pena da panico
Quando una persona che riceve la pensione viene a mancare, l’Inps ha smette di erogare l’assegno pensionistico a seguito di una segnalazione.
Si tratta di una procedura standard che, normalmente, deve essere fatta entro due giorni dal decesso del soggetto. Tuttavia, ci sono casi in cui alcune persone se ne approfittano e cercano di ricevere del denaro nonostante questo non gli spetti. Riscuotere la pensione del defunto, purtroppo, è un caso anche abbastanza diffuso, ma per chi commette questo reato sono previste pene davvero severe. Ecco che cosa può succedere.
Ecco la pena per chi riscuote la pensione del defunto
La possibilità che una persona decida di riscuotere in maniera illegittima la pensione di un defunto non è un comportamento corretto e potrebbe comportare conseguenze legali. L’INPS interrompe l’erogazione della pensione solo dopo aver appreso della morte del pensionato; quindi, in caso di conto corrente cointestato, potrebbe accadere che qualcun altro continui a usufruire della prestazione.
Per chiarire cosa dice la legge in merito a questa situazione è necessario distinguere caso per caso e il contesto in cui è avvenuto il fatto. Stabilire la responsabilità e la colpevolezza di chi riscuote la pensione del defunto, infatti, è strettamente influenzato dalle azioni compiute: ci sono casi in cui si omette di dichiarare la morte per svariati motivi o addirittura si nasconde il decesso, oppure se ha utilizzato i soldi del defunto o ignorato i versamenti.
Negli ultimi anni ci sono stati molti casi di appropriazione indebita della pensione di un defunto; tuttavia, la Corte di Cassazione non ha mai agito in maniera univoca, cercando di adattare la giurisprudenza agli specifici casi. In generale, la percezione indebita di una pensione dopo la morte dell’intestatario costituisce un reato che può portare a conseguenze legali significative. Tuttavia ogni caso specifico ha i suoi dettagli e il quadro giuridico può essere soggetto a cambiamenti nel tempo.
Cosa succede a chi riscuote la pensione di un defunto
Riscuotere in maniera illegittima la pensione di un defunto può portare a conseguenze legali e sanzioni economiche. Le pene dipendono dal tipo di comportamento adottato dal cointestatario del conto: se ha messo in atto azioni volte a raggirare l’Inps per beneficiare della pensione del defunto, si configura la truffa aggravata; se invece si è verificata un’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, si ricorre alla presentazione di documenti falsi o all’omissione di informazioni dovute.
Nel primo caso la sanzione può andare dai 209 ai 1549 euro, mentre è prevista addirittura una reclusione che va da 1 a 5 anni. Nel caso dell’indebita percezione è prevista una reclusione da 6 mesi a 3 anni, mentre la multa può andare dai 5.164 ai 25.822€. In entrambi i casi, è prevista la restituzione degli importi. Anche se il caso è piuttosto raro, il rischio di incorrere in sanzioni economiche e legali deve spingere a comportamenti corretti e a rispettare le normative vigenti.