Marzo potrebbe essere il mese del taglio alle pensioni. L’INPS gela i cittadini interessati: ecco cosa sta succedendo.
Tra i temi maggiormente discussi dalla politica italiana troviamo le pensioni, che potrebbero subire un taglio, e la notizia è chiaramente da approfondire e capire nello specifico, come faremo a breve. Il dato di fatto, è che il discorso pensioni è sempre un tema molto caldo nel nostro paese.
Negli ultimi giorni il Governo sta studiando l’ipotesi di estendere i quattro mesi di anticipo per ogni figlio a tutte le forme pensionistiche per le donne. A riferire questa notizia ci hanno pensato i sindacati al termine dell’incontro al ministero del Lavoro.
Quattro mesi di anticipo significherebbero 700 milioni di spesa in più, con le valutazioni che sono ancora in corso tra tecnici del Lavoro e Mef. Adesso il nuovo piano del governo è quello di modificare Opzione Donna. Al momento però non è spiegato se sarà una ulteriore modifica o il ripristino della forma precedente all’ultima legge di Bilancio che ha ristretto i criteri.
Nelle prossime settimane si avranno ulteriori notizie su quanto sta accadendo. Intanto i sindacati sono pronti a lottare sul tema caldo, e sono pronti a dirsi soddisfatti solamente quando ci saranno risposte alle loro richieste. Quel che è certo è che adesso si chiede di passare dalle parole ai fatti. Nelle ultime ore, però, il possibile taglio delle pensioni sta facendo tremare i pensionati. Andiamo a vedere cosa sta succedendo e quale fascia della popolazione è interessata alla stangata.
Pensioni, a marzo il possibile taglio: la decisione dell’INPS
Sono diversi i cambiamenti previsti dalla Legge di Bilancio 2023. Questi riguarderanno soprattutto le rivalutazioni delle pensioni, pronte a portare aumenti per alcuni e tagli per altri. A partire dal mese di marzo, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha annunciato una serie di riduzioni per il trattamento pensionistico di alcune categorie di cittadini.
Stando alle ultime norme, le pensioni che superano quattro volte la cifra minima subiranno una diminuzione mensile. Vale a dire che se un pensionato riceve una pensione di 2.500 euro al mese, l’aumento sarebbe stato di 180 euro. Con la nuova normativa, però, questo aumento verrà ridotto a soli 25 euro. Questo significa che più sarà l’aumento della pensione, maggiore sarà il taglio.
Scendendo nel dettaglio si potrà notare che i pensionati con importi mensili più elevati avranno ancora gli aumenti previsti, ma con una riduzione significativa. Così facendo il Governo vuole bilanciare il pagamento delle pensioni e concentrare l’attenzione sulle fasce più basse. Tutti questi cambiamenti avverranno dal prossimo mese di marzo. Si attendono solamente maggiori delucidazioni dal Governo che potrebbe esporsi nelle prossime settimane.