La BCE si prepara ad un’altra ondata di interventi sui tassi di interessi. Ancora lotta all’inflazione, ma i mutui salgono ancora di più.
Dallo scoppio della guerra, la BCE ha continuato senza sosta a intervenire sui tassi di interesse. L’inflazione viene tenuta sotto controllo, ma i tassi dei mutui salgono. Ora la Banca Centrale Europea si prepara ad un altro intervento massiccio.
Fin da quando la guerra in Ucraina è scoppiata, uno dei problemi più gravi è stata l’inflazione. L’impennata tanto improvvisa quanto catastrofica dell’inflazione ha fatto sentire il suo peso su tutta l’economica europea, soprattutto a discapito dei consumatori. La presenza di un tasso di inflazione tanto alto, che oggi sfiora il 10%, ma al suo picco ha sfondato la quota 12%, non fa bene neanche al mercato europeo. Per questa ragione la BCE ha deciso di intervenire in maniera pesante sulla politica monetaria. Con l’obiettivo di alzare il valore dell’Euro, ha utilizzato la strategia dell’aumento dei tassi di interesse.
In questo modo la BCE è riuscita a tenere a bada l’impennata del tasso di inflazione, ma a un costo piuttosto pesante. Il costo lo pagano tutti coloro che stanno pagando un mutuo, specialmente se a tasse variabile, perché di pari passo con i tassi di interesse, aumentano anche i tassi dei mutui. Il 2 febbraio la BCE ha eseguito l’ennesimo intervento di questo tipo, portando il tasso di base al 3%. Gli interventi, però, non sono ancora finiti e l’obiettivo della banca di Francoforte è continuare in questa direzione finché l’inflazione non sarà rientrato entro il tasso del 2%.
Nuovi interventi, quando saliranno ancora i tassi di interesse
Come detto, la BCE intende far salire ancora i tassi di interesse per contrastare la crescita del tasso di inflazione. Non sono ancora chiare le tempistiche, ma secondo alcuni la BCE potrebbe finire per spingere i tassi di interessi fino al 4% entro la fine dell’anno. Questa possibilità sta suscitando delle reazioni miste tra gli esperti del settore, con alcuni che sottolineano come l’intervento della BCE sia ottimo per abbassare il tasso di interesse, ma altri sottolineano che una politica di questo tipo protratta per troppo tempo potrebbe essere dannosa.
Di questo avviso è il Chif Economist EMEA di S&P Global Rating, Sylvain Broyer, che sottolinea come l’aumento dei tassi di interessi al 3% o anche al 3,5% come si sospetta sarà al prossimo passaggio, non può essere sostenuta a lungo. Tuttavia la situazione economica europea al momento è estremamente complessa e sotto continue forze contrastanti, difficile fare previsioni certe sul futuro dei mercati.
L’effetto degli aumenti dei tassi sui mutui
Quello che è certo è che i tassi di interessi più alti faranno aumentare ancora i tassi dei mutui, rendendo la ricerca di un mutuo a buon prezzo sempre più ardua. Il COO idealista/mutui Fabio Femiani spiega che, sebbene il mercato dei mutui avesse previsto il comportamento della BCE nei mesi precedenti, questo non significa che la situazione sia buona. Un ulteriore aumento dei tassi di interesse fino al 4% metterebbe in grande difficoltà l’economica delle famiglie con mutui a tasso variabile. Questi sono mutui generalmente più convenienti, ma che si sposano malissimo con un mercato così inquieto e pieno di spinte da una parte e dall’altra.