Cambiano cifre, giornate e permessi, ma attenzione anche alla formazione da concedere. Molti contenti e molti protestano.
Il contratto per la badante è cambiato completamente perché è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro. Le differenze sono veramente tantissime e anzi gli esperti sottolineano che il vecchio e il nuovo contratto collettivo sono sostanzialmente diversi.
Il nuovo contratto badante 2023 ha stabilito aumenti salariali di €12 al mese in modo tale da poter compensare l’inflazione. Inoltre il nuovo contratto ha stabilito anche percorsi di formazione personale. Ma non si tratta soltanto di percepire di più e di avere una maggiore formazione personale perché anche il periodo di prova è stato esteso.
Infatti il periodo di prova è stato portato fino a 30 giorni. Dunque sostanzialmente il rinnovo del contratto badante stipulato tra le associazioni dei datori di lavoro e le associazioni sindacali dei lavoratori prevede tante grosse novità.
Innanzitutto come dicevamo c’è l’aumento di €12 al mese per il livello b super che porta €880 il minimo contrattuale per le badanti che convivano con i soggetti da assistere. Gli aumenti scattano da gennaio. Inoltre c’è un indennità fino a 100 euro al mese per le badanti di livello c super o d super che sono addette all’assistenza di più di una persona non autosufficiente inoltre c’è anche una indennità di 10 euro al mese per le badanti che abbiano la certificazione di qualità ma è molto importante anche l’estensione del periodo di prova a 30 giorni.
Infatti proprio per tutte le badanti conviventi il periodo di prova sale addirittura a 30 giorni e questo prescinde dal livello di inquadramento. Quindi a prescindere dal livello di inquadramento a cui la badante appartenga il periodo di prova retribuita di 30 giorni è assolutamente un diritto. Tra l’altro il lavoro prestato durante il periodo di prova non va mai sprecato perché addirittura si calcola i fini della anzianità. Ma una grossa novità sono le formazioni professionali. Infatti i corsi di formazione professionale aggiungono 24 ore di permesso alle 40 che già erano state stabilite.
Per le badanti a tempo pieno e a tempo indeterminato che abbiano almeno sei mesi di anzianità presso il medesimo lavoratore erano già stati stabiliti dal presidente contratto collettivo nazionale 48 ore di permesso per i corsi ma adesso le ore per i corsi salgono a 64.
Quindi in sostanza il nuovo contratto delle badanti va a cambiare sotto tutti i punti di vista e va a cambiare a vantaggio delle badanti stesse che offrono un aiuto assolutamente preziosissimo agli anziani e alle persone con difficoltà di deambulazione o di altro genere ma anche in tante altre situazioni concrete. Aumenti sicuramente giustissimi e meritati quelli per le badanti. Ma per gli anziani e per le loro famiglie il rischio e di non riuscire più a permettersele con questo forte caro vita.
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