Secondo il nostro ordinamento chi ha debiti non finisce in manette, c’è però un “ma”. Ecco tutti i particolari.
Nella vita ci sono poche certezze, ma una di queste è il fatto che un giorno la fortuna può sorriderci e quello dopo voltarci le spalle, ed in poco tempo possiamo perdere tutto. Per rimanere a galla può capitare di fare dei debiti, e purtroppo le cose possono precipitare ed anche i più insospettabili finiscono per commettere errori che si pagano a caro prezzo.
Ci sono diversi modi in cui una persona può ottenere un prestito, e gli enti che gestiscono questo tipo di operazioni sono numerosi. Sapere di avere del denaro in sospeso da restituire non è una bella sensazione; questo genera ansia e angoscia, ma il contesto può diventare anche più spinoso. Ecco a cosa va incontro ad esempio chi ha debiti sopra un certo limite.
A nessuno piace avere dei debiti, ma a volte non si può fare a meno. Non si finisce in galera per questo motivo, ma per reati che sono connessi e che sono puniti dal codice penale. Se si devono dei soldi a qualcuno e non si ha modo di risolvere la situazione, può succedere di incorrere in diversi reati. Eccone alcuni:
Nel primo caso chi è in debito può effettuare una truffa fingendo di essere in possesso di qualità, caratteristiche, ecc.. che non ha davvero. Se scoperti si rischiano da 6 mesi a 3 anni e una multa da 51 Euro a 1032 Euro. Nel caso in cui si effettuasse un raggiro verso un ente pubblico, allora la situazione sarebbe ancora più grave. Per quanto riguarda l’insolvenza fraudolenta questa scatta quando la persona che si indebita lo fa sapendo che non può ripagare il denaro prestato.
Se per ottenere un finanziamento si mente, cioè ci si “dimentica” volutamente di dire che è arrivato un preavviso di licenziamento, si incorre nell’insolvenza fraudolenta. Qui si finisce dietro le sbarre fino a 2 anni. La multa è di 516 Euro. Se si riesce a saldare il debito non si finirà in galera. C’è poi la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte che avviene quando si prova in tutti i modi a sfuggire alla riscossione.
Il reato scatta per debiti tributari uguali o superiori a 50 mila Euro. Per beni inferiori a 200 mila Euro il rischio va da 6 mesi a 4 anni. Per quelli superiori a questa cifra la pena va da 1 a 6 anni. Si parla di imposte come Irpef, Irap, Iraf e Iva.
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