In arrivo dei soldi extra in busta paga che faranno felici alcune categorie di lavoratori: a quanto ammonta la cifra mensile e a chi spetta.
Ottime notizie sul fronte dei salari per determinati lavoratori che rispetto al 2018 percepiranno soldi extra in busta paga grazie alla trattativa Aran sindacati per il rinnovo di molti contratti scaduti quell’anno. Si tratta di aumenti del 4% i cui destinatari saranno dipendenti della Pubblica amministrazione: a questi, oltre alla somma prevista, spettano anche gli arretrati.
In base ai primi accordi, le somme che andranno ad accrescere gli stipendi saranno conteggiate a partire da gennaio 2021: precisamente, si parla di un aumento del 3,78% da ripartire tra retribuzione e salario accessorio più uno 0,22%, attinente ai fondi di produttività.
I sindacati richiedono anche delle modifiche della normativa e dei rapporti contrattuali. In particolare, essi auspicano alla messa a punto di un sistema che permetta “di individuare un percorso di miglioramento contrattuale complessivamente basato, dal punto di vista programmatico, sulla doppia vigenza 2019-2021 e 2022-2024, metodo che consentirebbe di chiudere in fretta il negoziato per il contratto 2019- 2021″. Tutto ciò sfruttando le risorse in campo attualmente: il completamento del percorso avverrebbe poi con il Ccnl successivo.
Vediamo quindi quali sono i lavoratori a cui spetta l’aumento e di quanti soldi in più si sta parlando.
Stipendi più alti per questi lavoratori: quanti sono i soldi extra in arrivo
I 37,5 milioni di euro messi in campo per l’erogazione di tali aumenti andranno a dirigenti e professionisti, inclusi i professionisti medici delle funzioni centrali. La cifra da aspettarsi è di circa 200 euro più gli arretrati dal momento che si tratta del contratto valido per il triennio 2018-2021.
Per quanto riguarda i dirigenti di prima fascia, la somma extra arriverà a circa 177 euro al mese; per quelli di seconda fascia si prevede un aumento di circa 138 euro. Nel primo caso, inoltre, gli arretrati si aggirano intorno ai 5.000 euro, mentre nel secondo caso attorno ai 4.000. Tali cifre saranno disponibili non appena le trattative tra Aran e sindacati saranno concluse.
I sindacati, tra l’altro, chiedono il disincentivo del ritardo nella definizione degli obiettivi stabiliti dagli enti e dalle amministrazioni ed un incremento del confronto. Il disincentivo è richiesto anche sui ritardi del pagamento dei premi di risultato. Per l’attribuzione degli incarichi ad interim le associazioni hanno invece avanzato la richiesta di un aumento delle retribuzioni di risultato e la possibilità per i dirigenti con più incarichi di lavorare anche da remoto.
