Bonus per il mese di febbraio: rientrano le buste paga, non servirà far domanda, si troveranno più soldi del previsto.
Ci sono dei ‘bonus’ aggiuntivi per il mese di febbraio che riguarderanno tutti coloro che hanno busta paga, in questo senso quindi i dipendenti e non i liberi professionisti. Si tratta nello specifico del taglio del cuneo fiscale che porterà una busta paga più ricca grazie alla riduzione dei contributi da versare per il lavoratore, in particolare per coloro che hanno un reddito inferiore a 25.000 euro.
Sono anche previsti poi degli aumenti nella busta paga dei dipendenti pubblici che potranno beneficiare dell’incremento dell’1,5% come previsto dalla legge di Bilancio 2023. Ma come funziona il taglio del cuneo fiscale?
Busta paga febbraio 2023: il taglio del Cuneo Fiscale è il nuovo bonus di questo mese
I lavoratori del settore pubblico e del privato a febbraio si troveranno una busta paga più ricca grazie al taglio del cuneo fiscale che comporta una diminuzione dei contributi da versare da parte del lavoratore. È stato inserito a dicembre nel testo della Nuova Legge di Bilancio che prevede l’estensione del taglio del cuneo fiscale al 3% per i lavoratori che percepiscono fino a 25.000 euro di reddito lordo annuale, distribuito su 13 mensilità. Per chi superara questa retribuzione, e fino a 35.000 euro, resta il taglio del cuneo contributivo al 2%.
Il taglio della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) viene, quindi, incrementato di un punto percentuale, certo non si parla quindi di grandi migliorie, ma ognuno riceverà qualcosa in più in busta paga.
Si può schematizzare così la soglia che prevede un cambiamento nel taglio del cuneo fiscale per quanto riguarda il 2023, e che arriverà con una maggiorazione in busta paga per tutti i dipendenti nel mese di febbraio:
- 3% per chi possiede un reddito fino a 25.000 euro: stipendio inferiore a 1.923 euro;
- 2% per chi possiede un reddito fino a 35.000 euro: stipendio non superiore a 2.692 euro.
I datori di lavoro che non sono riusciti ad applicare nella busta paga di gennaio tali sgravi, potranno corrispondere gli arretrati nella busta di febbraio. Questo che significa? Che coloro che non hanno ancora ricevuto la maggiorazione in busta paga per il mese di gennaio, la riceverà in aggiunta alla busta paga di febbraio.
Il ‘bonus’ di febbraio per le forze armate
Per le Forze armate e per le Forze di polizia è stato introdotto il cosiddetto bonus defiscalizzazione, ovvero un aumento nella busta paga che spetta a coloro che possiedono i seguenti requisiti:
- hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.974 euro nel corso del 2021;
- sono in costanza di servizio alla data del 1° gennaio 2022.
Il rimborso in questo caso potrebbe arrivare fino a 491 euro e potrebbe essere riconosciuto in un’unica soluzione nella busta paga di febbraio.