Un comunicato stampa del Ministero del Lavoro ha annunciato un cambiamento sul tema smart working. Ecco chi potrà usufruirne e quando fare domanda.
Con la pandemia tanti italiani sono stati costretti a praticare lo smart working a causa delle necessità contingenti. Ad alcuni è piaciuto moltissimo e ad altri meno, ognuno ha le proprie motivazioni e può citare svariate situazioni in cui questa modalità può essere utile e, in altre, meno.
Nel momento più difficile e incerto a livello mondiale le persone, da un giorno all’altro, nel 2020 si sono dovute attrezzare per poter fare smart working, scoprendo tutto il bello e il brutto di questa condizione. Non è stato facile, almeno all’inizio, riuscire a conciliare tutto: casa, famiglia, riunioni online, ecc… ma alla fine alcuni sono riusciti ad organizzarsi in modo da ritagliarsi del tempo per sé.
Non dovendo più prendere mezzi pubblici al volo o rimanere ore e ore bloccati nel traffico, gli italiani hanno riscoperto il piacere di essere un po’ più “pantofolai” e di godersi la famiglia. Lo smart working, però, non è solo questo. Ci sono i lavoratori fragili che hanno necessità particolari. Ecco come il nostro governo ha cercato di aiutare loro e altre persone che rientrano in questo parametro, sia che si tratti di dipendenti pubblici che privati.
Smart working: trovate le risorse
I lavoratori fragili possono tirare un sospiro di sollievo, lo smart working è stato allungato fino al 30 giugno. Si tratta di un emendamento al decreto Milleproroghe che era già stato concordato in precedenza e che vede dunque la possibilità di prolungare questa opportunità stabilita dalla Legge di Bilancio 2023 al 31 marzo. A consentire questa proroga sono stati 16 milioni trovati grazie all’impegno del Ministero del Lavoro e da quelli dell’Economia e dell’Istruzione.
Si tratta di una condizione molto vantaggiosa e che prevede:
- non aver bisogno di accordi individuali
- poter ricoprire compiti diversi purché siano nella stessa categoria e zona di inquadramento
Ma chi ha diritto a questa ghiotta opzione che va incontro a una fetta della popolazione?
- lavoratori fragili: cioè chi presenta delle patologie croniche con scarso compenso clinico o marcata compromissione della risposta immunitaria.
- lavoratori privati con figli disabili o con figli minori di 14 anni, in questo caso in famiglia deve essere assente un genitore.
La concessione dello smart working deve essere compatibile con l’attività svolta. A breve, cioè entro il termine di Febbraio, si potrà leggere tutto nel dettaglio nella Gazzetta Ufficiale.