E’ indicato come fine febbraio il limite massimo da rispettare per il nuovo obbligo che riguarda il Reddito di Cittadinanza. Vediamolo da vicino.
Reddito di cittadinanza e Superbonus 110%, le due misure pentastellate, le due misure più “insopportabili” per la premier Giorgia Meloni. Se avesse potuto cancellarle con un colpo di spugna non ci avrebbe pensato un solo istante. Ritenute entrambe insoddisfacenti sotto diversi punti di vista non possono però, entrambe, essere cancellate.
Ed ora si parla di modifiche, come avvenuto al Superbonus 110%, passato a Superbonus 90%, anche per il reddito di cittadinanza, che non cambierà per tutti, ma per molti. Andiamo a vedere come cambia la misura pentastellata e chi sarà interessato a tale cambiamento.
Reddito di cittadinanza, ancora novità
Chissà cosa starà pensando Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, riguardo questo continuo taglio delle peculiarità, e della forza, del reddito di cittadinanza, voluto da Giorgia Meloni e dal suo governo. C’è molta polemica intorno al depotenziamento di una misura nata per combattere la povertà che per molti in questo momento dovrebbe essere rafforzata, non certo indebolita. Eppure nonostante si stia attraversando una fase in cui la crisi economica sta mostrando il volto più duro, per la premier Giorgia Meloni non è il reddito cittadinanza la risposta giusta contro la povertà, tanto meno la soluzione per combattere la disoccupazione.
La misura che attuerà il nuovo esecutivo vedrà la luce soltanto nel 2024. Al momento occorre soltanto apportare delle modifiche al già presente reddito di cittadinanza. La miglioria apportata dal nuovo governo andrà a toccare il lato dove secondo molti la misura pentastellata ha mostrato tutti i suoi limiti, ovvero l‘ingresso nel mondo del lavoro. Pertanto tale riforma interesserà soltanto 1/3 dei percettori del reddito, ovvero tutti coloro che hanno un’età compresa fra i 18 e i 59 anni ritenuti occupabili, cioè coloro che NON hanno, all’interno del loro nucleo familiare, disabili, minorenni o over 60. E’ su questo tavolo che si giocherà il cambiamento.
Cambiamenti
Per i percettori del reddito di cittadinanza ritenuti occupabili sarà necessario compilare un modulo che sarà propedeutico alla ricerca di un impiego quando la misura non sarà più disponibile. Coloro che hanno un’età compresa fra i 18 e i 59 anni ritenuti occupabili, senza gli impedimenti accennati in precedenza, dovranno compilare un modulo online. In tale modulo sarà presente il loro profilo grazie alle informazioni relative al titolo di studio, esperienze lavorative e situazione familiare.
Si calcola che saranno interessate in questa operazione circa 600 mila persone. I moduli compilati verranno inseriti in una banca dati che verrà poi gestita dal ministero e dall’ANPAL, l’Agenzia nazionale per le politiche attive. Saranno poi messi a disposizione dei Centri per l’Impiego e delle Agenzie private di collocamento che sceglieranno, di volta in volta, i profili ricercati. Previste delle sanzioni per chi non compilerà il modulo dell’autocensimento. Un decreto dovrebbe sancirle entro la fine di febbraio.