Nonostante siano passati parecchi anni, il Bonus Renzi è ancora attivo e funzionante. Nel caso non venga accreditato, ecco come averne i soldi.
Può capitare che il Bonus Renzi non venga accreditato nella busta paga come dovrebbe essere. C’è comunque un modo per poterne avere l’importo richiedendolo con le dovute procedure. Ecco come dovete fare.
Fin dal 2014, il Bonus Renzi è stato un punto fisso nella busta paga di ogni lavoratore. Conosciuto a norma di legge come trattamento integrativo, il bonus è riconosciuto a tutti i lavoratori, ma con la modifica agli scaglioni IRPEF dello scorso anno, le cose sono cambiate. Visto che anche il trattamento integrativo si basava sulle aliquote IRPEF, Quello che è successo è che adesso a percepire il Bonus Renzi sono soltanto coloro che hanno un reddito massimo di 15.000 euro. Questo ha comportato una grossa perdita per molti lavoratori, in particolare quelli per cui i redditi sono compresi tra 15.000 e 28.000 euro, comunque non molto alti.
Fortunatamente per i lavoratori, i soldi del trattamento integrativo non sono da considerarsi persi per sempre. Sebbene non siano stati riconosciuti nel 2022, questi possono comunque essere rimborsati grazie alla dichiarazione dei redditi. Quindi, mentre per i lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro hanno percepito il bonus per tutto l’anno senza alcuna vera differenza rispetto al passato, i lavoratori con un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro, che comunque avevano diritto al bonus, dovranno farselo rimborsare per tutto il 2022. Questo sarà concesso per il momento a tutti gli aventi diritto, ma ci sarà da vedere cosa accadrà con la manovra fiscale già promessa da Giorgia Meloni che modificherà ulteriormente le aliquote IRPEF.
Per riavere indietro la somma spettante del Bonus Renzi l’unica cosa da fare è la dichiarazione dei redditi. Semplicemente, presentando la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, questa prenderà in considerazione quanto percepito dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 ed eseguirà un controllo incrociato. Se i controlli riveleranno che il vostro reddito risulta concordante con il Bonus Renzi secondo la normativa, questo verrà riconosciuto automaticamente.
Il rimborso arriverà come conguaglio nella prima busta paga disponibile dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi. La dichiarazione con il Modello 730 viene messa a disposizione dei contribuenti il 30 aprile, cosicché da maggio i contribuenti possano inviarla all’Agenzia delle Entrate. Per chi invia immediatamente la dichiarazione dei redditi, i primi conguagli arriveranno con la busta paga di luglio, quindi pagata nel mese di agosto.
Con quali detrazioni viene calcolato il Bonus Renzi
Nella dichiarazione dei redditi 2023 da presentare bisogna controllare attentamente che siano presenti i riferimenti alle spese rientranti negli articoli 12 e 13 del Tuir, perché sono quelle le detrazioni su cui viene calcolato il Bonus Renzi. Andando nel dettaglio, queste sono:
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