Una novità clamorosa sullo stralcio delle cartelle che potrebbe permettere a tutti di rientrare. Ecco come funziona.
Sono partite le istanze per la rottamazione e stralcio delle cartelle ma vediamo che cosa succede nei comuni. Con la novità del governo Meloni le cartelle potranno essere stralciate e quindi cancellate d’ufficio. Per alcune ci sarà una vera e propria cancellazione, per altre ci sarà il taglio delle sanzioni e degli interessi per ritardata iscrizione al ruolo.
Quindi si aprono opportunità effettivamente importanti per i tanti Italiani che purtroppo abbiano delle pendenze con il fisco. Le cartelle che rientrano nella rottamazione dovranno essere sottoposte ad apposita domanda da presentare entro il 30 aprile e poi come sappiamo c’è anche il taglio delle rate che si potranno pagare fino al 2027.
Un termine più lungo che può essere prezioso
Ma oggi il tema caldo è proprio quello del decreto milleproroghe. Infatti l’emendamento alla sanatoria delle cartelle offre delle opportunità decisamente più ampie. Il fatto è che bisogna distinguere chiaramente tra rottamazione e cancellazione e stralcio. Molto spesso si fa confusione ma si tratta di questioni molto diverse.
Infatti la rottamazione è stata già completamente decisa dal governo. Invece per quello che riguarda la cancellazione e lo stralcio le cose possono cambiare parecchio. Infatti lo stralcio è a discrezione del comune e quindi lo stralcio è proprio subordinato ad una scelta che i comuni hanno fatto già entro il 31 gennaio.
Attenzione a capire la differenza e l’importanza del termine più lungo
Quindi lo stralcio è una misura che andava proprio ad azzerare le sanzioni e gli interessi per la ritardata iscrizione al ruolo. Bisogna sempre tenere presente che lo stralcio riguarda i debiti con enti non statali. Invece la cancellazione riguarda i debiti verso le agenzie nazionali come può essere l’INPS. Quindi la cancellazione e lo stralcio sono entrambe cose che fanno riferimento a debiti nelle mani dell’agente della riscossione entro il 2015. Ma parliamo comunque di realtà differenti. Nel decreto milleproroghe c’è proprio un emendamento che potrebbe concedere più tempo ai comuni per aderire allo stralcio.
Tanti in più potranno beneficiare della misura
Quindi sostanzialmente la cosa che cambia per il cittadino è che anche i comuni che non hanno aderito entro il 31 gennaio potrebbero aderire entro il 31 marzo. Quindi sostanzialmente più comuni potrebbero aderire allo stralcio e più cittadini potrebbero beneficiare di questo. E’ importante sottolineare che questo attualmente è solo un emendamento però secondo gli osservatori della politica ci sono buone probabilità che passi.
Anche perché molti comuni hanno lamentato il fatto di aver avuto poco tempo per decidere. Quindi se con questo emendamento effettivamente la nuova scadenza fosse spostata al 31 marzo tantissimi comuni in più potrebbero aderire allo stralcio a tutto vantaggio dei cittadini. Si tratta sicuramente di una situazione da monitorare con grande attenzione.