Arrivano le comunicazioni temibili da parte del Fisco. Ben 2,6 milioni di lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ecco cosa si rischia
Negli ultimi anni l apolitica italiana ha cercato di porre una vera e propria stretta all’evasione fiscale (nonostante gli ennesimi condoni e stralci delle cartelle esattoriali).
L’azione dello Stato è passato, infatti, dall’attuazione di una serie di leggi e norme che aumentano la presenza e, soprattutto, l’efficienza dei controlli messi in campo dalle autorità competenti. Proprio per questo, negli ultimi giorni si sta palesando una situazione un po’ preoccupante per molti cittadini. Sono infatti in arrivo delle comunicazioni da parte del Fisco: ben 2,6 milioni di lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate. Ecco di che cosa si tratta.
Arrivano 2,6 milioni di lettere dal Fisco
Continua la lotta da parte dell’Agenzia delle Entrate al fenomeno dell’evasione fiscale in Italia. Dopo la notizia del nuovo sistema di incrocio dei dati adottato dall’Istituto per ottimizzare i controlli c’è una notizia che potrebbe interessare un sacco di italiani. Sono infatti in arrivo circa 2,6 milioni di lettere dal Fisco che arriveranno nelle case di moltissimi italiani tra il 2024 e il 2025. Si tratta di una delle tappe intraprese dall’Agenzia per ottenere un’effettiva riduzione dell’evasione fiscale.
Duque sono circa 3 milioni le lettere che il Fisco sta per inviare agli italiani come parte del piano per contrastare l’evasione fiscale. Si tratta di “lettere di allerta” che perseguono lo scopo di promuovere i versamenti spontanei da parte di chi non è in regola con i pagamenti e sono state compilate sulla base di anomalie identificate nei dati tributari a disposizione dell’Istituto. Il contribuente che riceve la lettera è invitato a versare spontaneamente la parte delle tasse che è stata definita anomala. Negli anni passati, l’invio di questo tipo di lettere ha avuto successo nell’ottenere il risultato desiderato, e l’Agenzia delle Entrate ha intenzione di continuare su questa strada per il 2023.
Intanto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha dichiarato che nella lista di priorità stilata dal Governo c’è anche la riforma fiscale. Quella della revisione fiscale è una mossa necessaria spinta anche dall’Europa e il premier ha dichiarato che sarà proprio il 2023 l’anno in cui lo Stato investirà le maggiori energie per la lotta all’evasione, da sempre il cancro del nostro Paese.
Quali lettere arriveranno
Dunque è previsto l’invio di circa 2,6 milioni di lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate nel 2023, che raggiungeranno la cifra record di 3 milioni di missive tra il 2024 e il 2025. In questo modo si cecherà di incoraggiare la crescita delle regolarizzazioni fiscali e, di conseguenza, aumentare le entrate per le casse dello Stato.
Secondo le stime si potrebbero ottenere circa 2,4 miliardi di euro solo nel 2023, per poi arrivare a circa 2,77 miliardi nel 2024 e nel 2025. Si tratta di cifre importanti e sostanziali visto il gran numero di interventi strutturali, economici e di welfare necessari, oltre alla presenza costante di un debito pubblico sempre più preoccupante.