Il Superbonus 110% continua a far parlare di sé. Quotidianamente giungono novità riguardanti la misura messa in atto dal Movimento 5 Stelle.
Non riesce proprio a trovare pace il Superbonus 110%. Il governo di Giorgia Meloni ha apportato delle modifiche, cercando di non disperdere tutto il buono della misura e, allo stesso tempo, tentando di risolvere le problematiche che ne hanno evidenziato i limiti.
Il problema più grande che al momento tocca la misura pentastellata riguarda i crediti che sono inchiodati e che impediscono il normale procedere dei lavori. Decine di migliaia di imprese edili rischiano di chiudere per sempre per mancanza di fondi.
La Regione Piemonte ha deciso, però, che è arrivato il momento di agire.
Superbonus 110%, è ora di “fare”
Al di là dei giudizi personali, non è facile ritrovare due misure di governo tanto osannate, e criticate allo stesso tempo, come le due ideate e attuate dal Movimento 5 Stelle. Reddito di cittadinanza e Superbonus 100% hanno raccolto larghi consensi così come aspre critiche. Due misure che hanno apportato, in maniera diversa, grandi benefici ma che, al contempo, hanno presentato degli indiscutibili limiti. Il movimento, guidato oggi dall’ex premier, Giuseppe Conte, ha capito da subito, una volta perse le elezioni, che la destra di Giorgia Meloni avrebbe pesantemente limitato, se non proprio spazzato via, le due misure pentastellate.
E così è stato. Il governo di Giorgia Meloni ha prima pesantemente ridotto il “peso” del Reddito di cittadinanza e poi è intervenuta anche sul Superbonus 110%, riducendo l’aliquota dall’iniziale 110 al 90%. Ma i problemi che attanagliano la misura del Movimento 5 Stelle sono altri e decisamente più gravi. All’inizio non sembrava vero che vi potesse essere una tale possibilità, ovvero ristrutturare casa, rendendola addirittura più green, senza dover spendere una fortuna. Invece poi, grazie alla cessione del credito a banche o ad intermediari finanziari che avrebbero poi anticipato le spese dei lavori, è stato possibile. All’inizio è andata esattamente così e tutto sembrava filasse dritto, fino al momento in cui…
50 milioni di euro annui!
Si sono bloccati i crediti, l’olio che faceva girare un motore apparentemente perfetto. Ora però le banche, e in più anche Poste Italiane, nonché gli intermediari finanziari, hanno acquisito un numero talmente elevato di crediti che non ne possono accettare di nuovi. Questo impedisce ai cittadini e alle imprese edili di poter usufruire del bonus. Per tale motivo la Regione Piemonte ha deciso di scendere in campo attivamente per tentare di risolvere una questione che sta mettendo in crisi famiglie e imprese. Quale è stata l’azione della Regione Piemonte per tentare di sbloccare questa grave impasse? Vediamo.
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte lo ha annunciato con legittimo orgoglio. Per sbloccare una situazione che stava diventando sempre più insostenibile per tante famiglie e imprese, la Regione Piemonte ha deciso di scendere in campo impegnandosi a sbloccare 50 milioni di euro annui legati al Superbonus 110%. Un provvedimento che può essere riproposto anche per gli anni a venire poiché è previsto da un articolo del disegno di legge per la Legge di Stabilità 2023 che dovrebbe essere approvato in via definitiva la prossima primavera. Una notizia importante che lascia filtrare positivi risvolti futuri. E chissà che altre regioni non possano seguire il medesimo buon esempio…