Rispetto al sistema italiano per le pensioni, quello francese permette di andare in pensione molto prima. Ecco la proposta di allinearsi a tale sistema.
I sindacati sostengono la proposta di passare al modello francese per le pensioni anticipare. Grazie a questa strategia si potrebbe andare in pensione giovanissimi, rendendo completamente obsolete le misure di pensionamento anticipato.
Il problema delle pensioni in Italia è parecchio sentito. Su questo tema si è giocata gran parte della campagna elettorale di novembre e adesso siamo entrati in una settimana molto calda. L’8 febbraio si è tenuto un tavolo di discussione per decidere se e fino a che punto rendere strutturali le modifiche al sistema pensionistico introdotte quest’anno dal Governo Meloni. Si parla delle varie proposte di questo anno, come Quota 103 e la possibilità di modifiche alla pensione di vecchiaia. I temi principali della contesa di questa settimana sono però Opzione Donna e i giovani con carriere discontinue.
I sindacati si stanno muovendo per tutelare sia le lavoratrici che i giovani per quanto riguarda le loro future pensioni. Per quanto riguarda Opzione Donna, i problemi della misura erano già stati discussi durante la campagna elettorale e durante le trattative per la nuova legge pensionistica del 2023. Facendola breve, Opzione Donna costa troppo allo Stato e ha rischiato seriamente di essere eliminata. Il segretario confederale UIL, Domenico Proietti, sostiene che l’Italia dovrebbe passare a un modello di accesso alla pensione più flessibile attorno ai 63 anni. Come punto di riferimento, il segretario prede il modello francese, per cui attualmente si sta discutendo una spostamento in avanti dell’età minima per la pensione di vecchiaia a 64 anni nel 2030.
I problemi delle attuali misure pensionistiche e il dibattito in corso
I sindacati tengono la loro linea su Opzione Donna. La misura serve e continuerà ad esistere nonostante i costi e le proteste. Secondo Proietti la misura può essere sostenuta economicamente così com’è, senza contare come i limiti della misura siano già stati inaspriti per il 2023. Da 58 anni di età minima siamo passati a 60 e Opzione Donna deve comunque fare i conti con un assegno previdenziale inferiore del 30% rispetto alla pensione di vecchiaia.
Per quanto riguarda il tema dell’adottare il modello francese, Proietta mette in chiaro che in Italia si spende in pensioni lo stesso ammontare di denaro che si spende nel resto d’Europa. La spesa si aggira attorno al 12,5% del PIL, eppure in altri paesi si va in pensione prima. La proposta di UIL è quella di prendere la strada vincente e renderla strutturale.
Sindacati contro il Governo sulle pensioni
Durante il suo intervento, Proietti si scaglia contro il Governo attuale, recriminando che questo sta facendo esattamente come i governi precedenti, ovvero sfruttare la presenza dei pensionati, ma più che altro il loro altissimo numero, per fare cassa.
“Il Governo sta utilizzando i pensionati come bancomat” dice Proietti, e si augura che con questa riunione si riesca a porre fine a questo andazzo arrivando a una struttura del sistema pensionistico che sia solida e capace di soddisfare i bisogni dei pensionati presenti e futuri. Per quanto riguarda la promessa delle pensioni minime a 1.000 euro, Proietti afferma che il Governo non ha preso impegni in questo senso.