Da troppo tempo si colpevolizza chi non si avventura nell’investimento in borsa ma fare questo è pericoloso.
Da troppo tempo in Italia si ripete il mantra che gli italiani non hanno educazione finanziaria e che sono troppo abituati a tenere i soldi parcheggiati sul conto e negli immobili. Spesso si legge di come gli italiani siano molto timorosi riguardo l’investimento in borsa e di come invece negli altri paesi l’investimento in azioni o comunque in prodotti finanziari sia molto più diffuso e capillare.
È sicuramente vero che in questo periodo tenere i soldi liberi sul conto corrente è un errore perché significa vederseli divorati da un’inflazione che ormai è a 12%. Nessuno vuole negare questo ma continuare a ripetere che non investire in borsa sia una sorta di errore che prima o poi si pagherà a caro è a nostro avviso scorretto e pericoloso.
Un gioco pericoloso
E’ sicuramente vero che agli italiani manca un educazione finanziaria diffusa ma è anche vero che l’investimento in borsa non è per tutti. Sapere di avere i propri risparmi costantemente esposti ad un rischio è qualche cosa che non tutti sono in grado di sopportare. Quando parliamo di investimento in borsa parliamo di soldi ma parliamo anche di psiche.
Il denaro investito in borsa è esposto ad un grosso rischio e quando in borsa si scatena il panic selling non tutti sono in grado di prendere decisioni lucide. Infatti in borsa si verificano ciclicamente dei periodi nei quali i titoli letteralmente crollano. E in questi momenti che il vero trader e il trader improvvisato si comportano in modo profondamente diverso.
Il panic selling
Il panic selling genera un panico che può far perdere veramente tanti soldi a chi non sia in grado di gestire un’operatività tumultuosa come quella della borsa. Quando in borsa si scatena la volatilità cominciare ad entrare e uscire dai propri investimenti è la cosa che la maggior parte delle persone fanno. Il problema è che gli studi dimostrano che quando c’è la volatilità immancabilmente si comincia ad uscire proprio nei momenti in cui l’investimento è più deprezzato per poi rientrare sistematicamente sui picchi.
Insomma la volatilità fa perdere la testa all’investitore improvvisato e gli fa commettere degli sbagli tremendi. L’investimento in borsa non richiede soltanto grandi conoscenze ma richiede anche nervi saldi.
Bisogna spiegare che non è per tutti
Quindi non è questione di educazione finanziaria che è sicuramente importante ma è anche questione di una predisposizione personale che non tutti hanno. Non tutti sono in grado di gestire lo stress e le decisioni repentine che l’investimento in borsa richiede. Dunque a giudizio di questo sito è sbagliato continuare a ripetere che c’è bisogno di maggiore educazione finanziaria come se questo dovesse portare naturalmente gli italiani ed investire maggiormente in borsa.
Maggiore educazione finanziaria significa prima e soprattutto maggiore consapevolezza dei grossi rischi economici ed anche esistenziali che l’investimento in borsa comporta. Non tutti sono in grado di gestire questo carico di stress e queste decisioni da prendere al volo e sostanzialmente alla cieca.
Considerare la fragilità del singolo
Dunque non investire in borsa non è un crimine ma è semplicemente una scelta perfettamente lecita e chiunque dica o faccia in qualche modo intendere il contrario rischia di fare dei grossi danni. Su questo sito al contrario, cerchiamo di mettere in guardia sui rischi dell’investimento in borsa ma non per demonizzarlo o per sminuirlo ma per rendere consapevoli i lettori che la dimensione psicologica coinvolta nell’investimento in borsa è estremamente importante e non va in alcun modo sottovalutata.