E’ una domanda che molti si pongono ma nasconde anche grandi insidie. Vediamo cosa conviene fare contro l’inflazione.
Oggi gli italiani sono molto preoccupati per i propri risparmi. Infatti con un’inflazione che oscilla tra l’11 e il 12%, tenere i soldi liberi in banca è un grossissimo errore. Tenere i soldi in banca vuol dire che questi soldi stanno diminuendo come potere d’acquisto in una maniera veramente impressionante.
Quando si hanno soldi in banca con l’inflazione teoricamente la cifra che si ha è sempre la stessa ma il potere d’acquisto di questa cifra diminuisce tantissimo e di conseguenza tenere i soldi liberi è un grossissimo sbaglio.
Borsa o titoli di stato?
Ma in questo articolo cercheremo di capire se per difendersi dall’inflazione convenga puntare sulla borsa oppure sui titoli di stato. Bisogna innanzitutto chiarire che borsa e titoli di stato sono situazioni completamente differenziate. Infatti i soldi messi in borsa sono esposti ad un grosso rischio mentre invece i soldi investiti nei titoli di stato sono sicuri. Molti lamentano il fatto che i titoli di stato stiano offrendo rendimenti molto più bassi rispetto all’inflazione e questo purtroppo è vero. Infatti i rendimenti dei titoli di stato oscillano attorno al 3%.
Rendimenti bassissimi rispetto all’inflazione e a molti non va giù
In realtà il 3% è tantissimo se lo rapportiamo al fatto che i titoli di stato fino all’anno scorso rendevano praticamente zero, ma il fatto che oggi rendano tanto di più rispetto al passato non toglie comunque che il 3% è lontanissimo dall’11% dell’inflazione. Quindi anche se i siti on-line usano titoli roboanti come “titoli di stato con rendimenti stellari” questo non significa che i titoli di stato effettivamente riescano a compensare l’inflazione. Infatti c’è un abisso tra il 3% dei titoli di stato come possono essere bot e btp e l’11% dell’inflazione.
Puntare sulla borsa: attenzione ad un mondo completamente diverso
Proprio per questo molti oggi vogliono puntare sulla borsa. Il fatto è che le banche centrali sembrano aver allentato la loro politica di aumento dei tassi e quindi questo sta rendendo molto ottimisti alcuni investitori riguardo la borsa.
La Federal Reserve e anche la banca Centrale Europea effettivamente nell’ultimo periodo sembrano essersi allineate su un cammino di aumento dei tassi un po’ più dolce rispetto al passato. Questo ha creato un certo ottimismo in borsa perché come sappiamo è proprio l’aumento dei tassi delle banche centrali a deprimere i mercati borsistici. Però se è vero che oggi le banche centrali appaiono più colombe e questo offre prospettive più ottimistiche riguardo la borsa non dobbiamo mai dimenticare due concetti fondamentali.
Rischio recessione
Il primo è che il denaro investito in borsa è denaro al rischio e il secondo è che quest’anno c’è la possibilità che arrivi la recessione. In realtà il discorso più profondo da porsi è che proprio l’alternativa tra titoli di stato e borsa è un’alternativa malposta. Non si possono paragonare un investimento con un elevato rischio ad un investimento con un rischio praticamente nullo.
Quindi la cosa fondamentale su cui riflettere è che queste alternative che tanti si stanno ponendo in realtà sono finte alternative perché quando due investimenti sono così radicalmente diversi tra loro non possono realmente essere comparati perché parliamo di situazioni troppo differenti.