Attenzione alle nuove misure pensionistiche perchè sono una stangata e tutti le stanno evitando. Vediamo i problemi nascosti.
Con la riforma delle pensioni voluta dal governo Meloni tanti lavoratori sono pieni di dubbi. Infatti tanti lavoratori oggi non sanno se lasciare il lavoro subito oppure aspettare la misura dell’anno prossimo.
Infatti tanti lavoratori proprio consigliati dai CAF stanno aspettando la riforma delle pensioni dell’anno prossimo e stanno cercando di evitare quota 103 e ape sociale. Ma vediamo perché quota 103 e ape sociale sono tanto odiate.
Misure molto peggiori di quel che sembrano
Il fatto è che le misure pensionistiche vengono sempre reclamizzate dal governo come molto vantaggiose ma anche libere da vincoli e da penalizzazioni. Ma se guardiamo bene APE sociale e quota 103 in realtà ci rendiamo conto che sono svantaggiose e cerchiamo di capire perché tanti le stanno evitando. Infatti Ape sociale è una misura che ha dei grossi limiti. Per esempio con APE sociale vengono pagate 12 mensilità e non 13. Tra l’altro APE sociale non può mai superare i 1500 euro al mese. Quindi su ape sociale oltre ai vantaggi si sono però anche questi due grossi limiti ma vediamo che cosa succede con la quota 103. Chi dovesse scegliere la quota 103 non è esente da limiti perché c’è il cumulo dei redditi.
Ecco i limiti nascosti che rendono queste misure davvero penalizzanti
In sostanza chi sceglie quota 103, finché non raggiunge i 67 anni non potrà fare altri lavori insieme alla pensione. Gli unici lavori che potrà fare sono i lavori autonomi occasionali fino ai 5.000 euro annui. Ma oltre a questo genere di lavori non potrà svolgere altre attività finché non raggiunge i 67 anni di età. Tra l’altro la quota 103 impone anche un limite di importo. Infatti la pensione con la quota 103 non potrà mai superare i 2.818,7 euro lordi al mese. Quindi queste due misure pensionistiche che il governo ha presentato come molto vantaggiose in realtà sono molto penalizzanti e quindi non mancano i lavoratori che vogliono aspettare la riforma del 2024.
La riforma del 2024
La riforma del 2024 dovrebbe portare sia la quota 41 che anche nuovi scivoli più convenienti per i pensionati. Ecco perché molti lavoratori oggi sono pieni di dubbi. Le due misure attuali sono sicuramente penalizzanti mentre le misure del 2024 dovrebbero essere migliori ma anche in questo caso non è del tutto sicuro che le misure del 2024 poi non presentino qualche rischio.
Infatti se è vero che i sindacati stanno chiedendo con forza una quota 41 per tutti e il governo si è detto molto disponibile non è poi escluso che anche questa quota 41 per tutti imponga però delle penalizzazioni che possano risultare sgradite. Quindi è molto importante valutare con grande concretezza quello che conviene fare relativamente alle pensioni di quest’anno e alle opzioni che si spera che ci siano l’anno prossimo.