Non c’è pace per chi vuole pagare in banconote. Ecco il nuovo limite per i pagamenti in contati: cosa succede se lo superi
Ci sono ancora numerose novità per quanto riguarda i cittadini che preferiscono pagare i prodotti e servizi in banconote e monete. In questi ultimi mesi, infatti, si è parlato del fatto che il nostro Paese risulta essere tra gli ultimi per quanto riguarda il pagamento mediante metodi elettronici e tracciabili.
Proprio per questo la politica sembra essere decisa ad intervenire e fare in modo che questo possa essere un primato da scrollarsi di dosso al più presto. Ecco, quindi, quali sono le novità a seguito della nuova legge di Bilancio. Nuovo limite per i pagamenti in contanti: ecco che cosa succede se lo superi.
Sono ancora moltissime le persone che, in Italia, hanno preferiscono il metodo di pagamento “classico” effettuato con banconote e monete. Negli ultimi anni la politica ha cercato di attuare delle misure utili all’utilizzo di mezzi di pagamento elettronici e (soprattutto) tracciabili. Una strategia davvero molto utile in ottica di lotta all’evasione fiscale, ma che ha visto le proteste (a volte sospette) di moltissimi commercianti e lavoratori che sono obbligati a dare la possibilità di pagare con il Pos.
Nel nostro Paese è stato introdotto un limite relativo ai pagamenti con l’utilizzo del contante. Nonostante l’intenzione del governo Draghi era quello di abbassare ulteriormente il tetto al denaro “liquido”, il nuovo esecutivo Meloni ha deciso invece di aumentarlo a 4.999€. Si è trattata di una mossa che ha permesso di andare in contro a molti commercianti, ma c’è chi invece vorrebbe che questo tetto si alzasse ancora di più. Ad oggi, però, la legge è questa e chi trasgredisce può andare in contro a pesanti sanzioni e multe.
Le sanzioni per i pagamenti in contanti che superano i 4.999 euro sono vengono calcolate a seconda di numerosi elementi. Tra questi vi è la grandezza dell’importo e il soggetto che commette la violazione, acquistando un prodotto o servizio tramite pagamento in contanti che supera la soglia prevista. La sanzione generale prevista ammonta a circa 1.000 euro, mentre i datori di lavoro che pagano in contanti (superando la soglia stabilita) rischiano multe che vanno da 1.000 a 5.000 euro. Nel caso in cui l’importo superi i 250.000 euro, la sanzione emessa dallo Stato sarà almeno di 5.000 euro.
Esistono però due eccezioni a questo limite relativo al pagamento dei contanti. Il primo caso in cui è possibile pagare interamente in contanti è il pagamento rateale di un bene, a patto che ci sia un intervallo di almeno 7 giorni tra una rata e l’altra. Nel secondo caso, invece, è possibile pagare in contanti oltre la soglia limite nei casi in cui vi è il versamento di un correntista sul proprio conto corrente. Tuttavia, anche in questo caso, se l’importo cumulato di diverse fatture supera i 4.999 euro, è necessario utilizzare mezzi di pagamento tracciabili per la parte restante.
Infine, è importante ricordare che per legge gli stipendi devono essere erogati in ogni caso mediante metodi di pagamento tracciabili. Possono essere pagati in contanti i tirocinanti, i lavoratori domestici e i lavoratori autonomi occasionali.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…