Attenzione massima al banale errore ISEE che costa mesi di bonus. Ecco cosa fare e cosa evitare per conservare i sussidi.
L’ISEE è un documento importantissimo perché serve per avere proprio i vari bonus sociali ma anche l’assegno unico universale. L’ISEE è complesso da redigere ma serve anche per il bonus bolletta e per tanti tipi di aiuti che il governo ma anche le amministrazioni locali mettono in campo.
Ma sull’isee bisogna essere molto attenti perché anche i piccoli errori apparentemente banali possono costare molto cari alla famiglia e far perdere bonus e sussidi. Bisogna tenere presente che quando si redige l’ISEE c’è un doppio rischio.
Attenzione agli errori sull’ISEE
Infatti se l’ISEE dovesse risultare troppo alto si perderanno bonus ed aiuti sociali e questo è veramente un peccato, ma se invece l’ISEE dovesse risultare troppo basso si potrebbe sembrare dei furbetti che vogliono accaparrarsi bonus ai quali non si ha diritto e quindi qui potrebbero partire anche delle sanzioni.
Ma vediamo che cosa succede all’isee nel 2023. Per esempio vediamo il problema del reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza in questo 2023 viene duramente tagliato ma nel 2024 sparirà del tutto. Ma proprio per colpa dell’isee ci saranno tanti soggetti che finiranno per perdere mesi di sussidio anche nel 2023.
Cosa cambia sul reddito di cittadinanza
Infatti non ci dobbiamo mai dimenticare che anche se nel 2023 il reddito di cittadinanza viene duramente tagliato comunque sia esiste e anche nel 2023 questo sussidio è legato all’isee. In passato il reddito di cittadinanza durava 18 mesi ma adesso la durata è minore e quindi bisogna stare molto attenti proprio per quanto riguarda l’ISEE. Infatti non bisogna mai dimenticare che l’ISEE fa riferimento ai due anni precedenti.
Quindi chi deve rinnovare l’ISEE adesso deve indicare i dati reddituali e patrimoniali riferiti al 2021. Se invece si vogliono dare dati più aggiornati bisogna utilizzare l’ISEE corrente. Infatti l’ISEE ordinario offre uno spaccato della situazione economica familiare relativa a due anni prima mentre invece l’ISEE corrente offre uno spaccato della situazione economica familiare attuale.
Attenzione a quale ISEE usare
Quindi se l’ISEE corrente è più basso di quello ordinario bisognerà utilizzare proprio quello corrente. Ma il problema sono le variazioni patrimoniali. Infatti le variazioni patrimoniali sono proprio le variazioni di quello che è il patrimonio della famiglia. Per le variazioni patrimoniali però bisogna aspettare Aprile per l’ISEE corrente.
Questo significa che mentre l’ISEE magari ancora riporta che si avevano soldi in banca l’ISEE corrente può riportare che i soldi in banca non ci sono più e quindi dare diritto ad un reddito di cittadinanza più elevato. Tuttavia proprio per l’ISEE corrente relativamente alle variazioni patrimoniali bisognerà aspettare il mese di aprile.
Cosa succede su queste mensilità
Quindi se si aspetta più tempo tutti i mesi di reddito persi non saranno recuperati proprio perché il reddito di cittadinanza finisce proprio col 31 dicembre 2023. Quindi in passato quello che si perdeva temporaneamente con il reddito di cittadinanza poteva essere recuperato in un secondo tempo.
Ma il reddito di cittadinanza nel 2024 non ci sarà e quindi proprio quegli sbagli o quegli errori che fanno perdere i mesi di sussidio nel 2023 non potranno poi essere recuperati nei mesi prossimi. Proprio per questo è importante scegliere l’ISEE giusto e compilarlo bene.