Tre nuovi bonus riscaldamento, tre nuove opportunità per risolvere per sempre il problema del caro-bolletta. Quali sono e come richiederle?
Il caro-bollette sta pesantemente condizionando la vita di migliaia di imprese e di milioni di famiglie italiane. Non sarà certo poi un leggero calo dei costo di luce e gas a far superare questo difficile momento. In soccorso ecco arrivare ben tre nuovi bonus riscaldamento.
Un sostegno concreto per cercare di superare questa lunga crisi economica. Non uno, ma ben tre bonus che intendono essere di ausilio a chi è in difficoltà a causa degli alti costi delle utenze energetiche. Quali le caratteristiche di questi tre bonus riscaldamento?
Tre nuovi bonus riscaldamento, contro il caro-bollette
La crisi energetica, scoppiata parallelamente alla guerra tra Russia e Ucraina, continua. Nonostante la corsa al rialzo dei prezzi dell’elettricità e del gas dia qualche segno di rallentamento, l’incidenza delle bollette energetiche nell’economia domestica di milioni di famiglie italiane è sempre estremamente alta. Questa volta non si possono nemmeno accusare le istituzioni di aver sottovalutato il problema o di non avere cercato adeguate soluzioni.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha di fatto veicolato i 2/3 delle risorse disponibili contenute nella Legge di Bilancio 2023 esattamente al fine di combattere il caro-bollette. Alle prime avvisaglie di aumenti repentini dei costi dell’energia, già il precedente governo, presieduto da Mario Draghi, era corso ai ripari fissando il blocco dell’aumento delle materie prime fino al 1° aprile 2023. Questo vuol significare che dal prossimo 1° aprile i prezzi di luce e gas potrebbero nuovamente aumentare.
E questo spaventa molti. Per tale motivo gli stessi stanno valutando seriamente di cambiare la propria maniera di riscaldare la loro casa. Se i termosifoni stanno diventando ormai un lusso ecco che si può, e si deve, pensare ad una valida alternativa. Un nuovo modo di riscaldare la casa e la propria famiglia. Un metodo più ecologico, efficiente e, soprattutto, molto più economico. Una scelta che in tanti hanno già fatto e altrettanti stanno per fare. Quale scelta?
Affidarsi al pellet
Nei mesi scorsi anche i suoi costi erano saliti alle stelle. Come il prezzo del gas anche il suo era triplicato. Un sacco di pellet era arrivato a costare ben 25 euro, praticamente il triplo rispetto al costo precedente. Poi qualcosa è cambiato, anche grazie all’intervento del governo guidato da Giorgia Meloni, che ha ridotto l’IVA delle biomasse portandola dal 10% rispetto al 22% precedente. Accanto alla riduzione del costo del pellet ecco ulteriori incentivi per abbandonare, definitivamente, il gas e passare all’utilizzo delle stufe a pellet per il riscaldamento delle abitazioni.
Oggi si può beneficiare di un rimborso pari al 65% riguardante le spese per l’acquisto e l’installazione di stufe a pellet di ultima generazione. Ma non è finita qui. Infatti tre Regioni italiane hanno fissato ulteriori bonus e sconti per il passaggio dal gas al pellet. Le tre Regioni sono: Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Il caro-bollette sta pesantemente condizionando la vita di migliaia di imprese e di milioni di famiglie italiane. E’ arrivato finalmente il momento di cambiare. Adesso.