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Mutuo fisso o variabile? Solo uno conviene oggi contro la nuova stangata

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Gianluca Merla

Pensi di voler fare un muto per la tua casa e sei indeciso tra tasso fisso o variabile? Ecco quello che conviene oggi

Acquistare una casa è un passaggio molto importante nella vita di ognuno di noi; tuttavia, scegliere il tipo di mutuo da stipulare per finanziare l’acquisto deve essere un momento di riflessione e grande attenzione.

Mutuo fisso o variabile? Solo uno conviene oggi contro la nuova stangata
Ecco che cosa conviene di più tra un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile, Ilovetrading

Con così tante opzioni disponibili sul mercato, infatti, è importante fare un’attenta valutazione per capire cosa conviene di più per le proprie esigenze e per il budget che si ha a disposizione. In questo articolo esploreremo i pro e i contro dei due tipi di mutui più comuni, ovvero il mutuo a tasso fisso e il mutuo a tasso variabile, in modo da capire quale meglio scegliere contro la stangata in atto. Ecco il tasso che conviene oggi.

Tra mutuo fisso o variabile solo uno conviene oggi

I recenti rialzi dei tassi di interesse annunciati dalla Banca Centrale Europea hanno complicato moltissimo il quadro dei muti, incentivando una reale riflessione su quelli che sono i tassi più convenienti tra quello fisso o variabile. In effetti, ce n’è solo uno che, ad oggi, risulterebbe il più conveniente. Tuttavia, è importante tenere conto delle innumerevoli delle variabili in gioco prima di decidere quale tipo di mutuo stipulare e se affidarsi ad un tasso di interesse fisso o variabile. Ecco alcuni chiarimenti.

Fino a qualche mese fa, il contesto in cui ci trovavamo era tale da rendere palesemente favorevole stipulare un mutuo a tasso variabile. Questo perché era possibile applicare un tasso variabile in modo da rendere accessibile il rapporto rata/reddito e così erogare il mutuo. A tal proposito, nel 2021 gli indici Euribor variavano tra lo 0,56% e lo 0,546%, le scadenze Euris a 20, 25 e 30 anni per il tasso fisso andavano tra lo 0,385% e lo 0,373%. Ad oggi la situazione è peggiorata: l’Irs a 20 anni è salito al 2,40%, mentre a 30 anni al 2,10%. Invece l’indice Euribor è passato da un ottimo -0,50% del 2021 al 2,16% per il tasso a tre mesi e al 3,31% per il tasso a 1 anno.

Mutuo fisso o variabile? Solo uno conviene oggi contro la nuova stangata
Mutui, Ilovetrading

Quando vogliamo stabilire se conviene più un tasso fisso o uno variabile è necessario tenere in considerazione alcuni elementi fondamentali, come la durata del mutuo, la capacità di reddito di chi lo richiede, l’importo richiesto e la propensione al rischio. Inoltre, è importantissimo tenere sempre sott’occhio l’andamento degli indici di riferimento, con particolare attenzione ai grafici Euribor. Questo ci permetterà di capire quando sarà il momento giusto per rinegoziare le precedenti condizioni del mutuo o procedere alla surroga. Se invece no si vuole compiere questo passaggio è possibile optare ad una rata fissa, che sarà probabilmente maggiore rispetto a quella relativa ad un tasso variabile.

Cosa conviene fare

Chi si aspettava una risposta definitiva riguardo quale fosse più conveniente tra un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile rimarrà deluso. Non c’è infatti una soluzione univoca in quanto molto dipende da quelle che sono le condizioni iniziali al momento della richiesta di un mutuo.

Un metodo molto efficace per capire quale sia l’offerta più conveniente al momento è quella di tenere d’occhio il Tan. Quello variabile è passato dall’1,08% di aprile 2022 al 2,94% di gennaio 2023, mentre il Tan relativo al tasso fisso è passato dal 2,24% al 3,55%.

 

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