Molti di coloro che hanno acceso un mutuo casa si domandano se estinguerlo prima del tempo previsto sia una buona idea. Ecco la risposta.
Estinguere o non estinguere, questo è il problema. In tempi di aumento dei tassi e generale incertezza sulle prospettive dell’economia, chi ha sottoscritto un mutuo per l’acquisto di un’abitazione (o per altre esigenze di liquidità) si chiede se, avendone la possibilità, sia meglio aspettare la naturale scadenza o estinguerlo in anticipo.
L’una o l’altra scelta comportano naturalmente vantaggi e svantaggi. Ed esistono diverse opzioni di estinzione. Ecco tutte le informazioni per compiere la scelta più giusta.
Una scelta cruciale per chiunque paghi un mutuo
Diciamo subito che l’estinzione anticipata del mutuo comporta il pagamento di una somma più importante rispetto alla rata mensile prevista, ma può anche offrire una serie di vantaggi, riducendo il totale delle spese a lungo termine e garantendo una maggiore libertà finanziaria e più sicurezze per il futuro. Tuttavia possono esserci anche degli svantaggi. Alcune banche possono applicare commissioni per l’estinzione anticipata del mutuo, e l’operazione può limitare la disponibilità di denaro per altri investimenti o spese impreviste. Come scegliere, dunque?
Innanzitutto occorre tener presente che esistono due tipi di estinzione anticipata: parziale e totale. La prima consiste nel versare alla banca un importo extra rispetto alla rata del mutuo, andando così a diminuire il debito residuo (riduzione della rata o riduzione della durata del rimborso con la stessa rata di prima), con il piano di ammortamento che verrà ricalcolato dalla banca in base all’importo estinto. A questo proposito è importante verificare che le nuove condizioni siano sempre vantaggiose. Non vi sono limiti sul numero di estinzioni parziali, ma alcuni istituti prevedono soglie minime di rimborso.
L’estinzione totale comporta invece il pagamento dell’intero debito residuo in un’unica soluzione prima della scadenza naturale, e va a chiudere il contratto di mutuo restituendo alla banca quanto dovuto, comprensiva di quota capitale e interessi. Per chi dispone di sufficiente liquidità, l’estinzione totale del mutuo può essere la soluzione più conveniente, ma non è detto. Tutto dipende dalla quantità di interessi ancora da restituire.
In Italia, nella maggior parte dei casi si segue il piano di ammortamento francese: quota interessi maggioritaria nella rata del mutuo durante i primi anni del contratto, e progressiva inversione del rapporto fino a una rata costituita solo dalla quota capitale. In altre parole, l’estinzione anticipata è più allettante se il mutuo è relativamente giovane e c’è una quota elevata di interessi da restituire. E l’eventuale presenza di penali per l’estinzione anticipata è un altro fattore importante da tener presente.
A livello operativo, per estinguere anticipatamente un mutuo occorre presentare un documento di dichiarazione sostitutiva di atto notorio presso la banca che ha erogato il finanziamento, la quale verificherà le capacità di rimborso del mutuatario e, una volta incassato il debito residuo, rilascerà la documentazione di chiusura del contratto nel giro di 30 giorni. La cancellazione dell’ipoteca sulla casa, con la Legge Bersani del 2007, è automatica all’estinzione del mutuo. A voi la scelta.