Ormai non passa giorno senza che si abbia notizia di un nuovo attacco informatico: ecco la nuova truffa messa in atto dai criminali del Web sotto le mentite spoglie dell’Inps.
Non aprite quella mail. E il tono da film horror ci sta tutto, visti i rischi e la posta in gioco: interi conti svuotati, i risparmi di una vita in fumo, i dati sensibili trafugati col rischio di violazioni a catena.
Viaggia via posta elettronica la truffa che in queste ore sta mettendo in allarme tantissimi italiani: e precisamente con un finto messaggio con mittente Inps. Vediamo nel dettaglio come riconoscerla ed evitarla, sempre che non sia già troppo tardi…
La truffa che viaggia con una finta mail dell’Inps
E’ stata la stessa Inps a segnalare un nuovo tentativo di truffa via e-mail da parte di hacker che sfruttano il logo ufficiale dell’ente. Per capire se l’e-mail proveniente dall’Inps è quella “pericolosa” è bene controllare la presenza di link all’interno del messaggio: se ci sono, occhio a non cliccarli, perché è un classico caso di phishing.
Nello specifico, la nuova truffa con logo Inps fa leva sulla richiesta di un pagamento in sospeso a favore del destinatario: alzi la mano chi, di fronte alla possibilità di ricevere una somma di 715 euro da parte dell’ente, non si affretterebbe a fornire subito tutti i dati richiesti. Sbagliatissimo, invece: il link richiede di aggiornare il metodo di pagamento per ricevere l’importo, e basta un clic per consentire ai truffatori di accedere alle informazioni private del conto del malcapitato e svuotarlo.
Ecco cosa si legge nel messaggio incriminato:
Gentile cliente,
Con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico Inps ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 715 euro sulle tasse e/o contributi pagati nell’anno 2022.
Tuttavia, abbiamo provato ad effettuare il pagamento dell’importo indicato tramite bonifico bancario, ma l’operazione non è andata a buon fine.
A questo punto viene indicato un link con il quale aggiornare i dati del proprio conto bancario per ricevere l’importo, ma si tratta ovviamente di una truffa.
Se anziché cestinare l’email assecondiamo in tutto o in parte le richieste degli hacker, corriamo molteplici rischi: dal furto di personalità, alla sottrazione di dati, fino alla truffa economica. Come capire, dunque, se un’e-mail targata Inps è truffaldina? E quali sono i consigli pratici per non cascarci?
Come riconoscere la mail truffa
Oltre al già citato link interno, che nei messaggi autentici non è mai presente, un altro elemento che identifica un’e-mail truffa è la presenza di allegati da scaricare: a meno che l’utente abbia fatto esplicita richiesta di ricevere un modulo, infatti, l’ente non invia mai via posta elettronica allegati da scaricare.
Più in generale, basta applicare una regola di base, drastica ma efficace: mai prendere in considerazione e-mail, messaggi o chiamate che si identificano come enti, a partire proprio dall’Inps. Se riceviamo una comunicazione simile, cestiniamola e contattiamo l’ente di riferimento per verificare se effettivamente c’è stato uno scambio o una richiesta specifica. Nella stragrande maggioranza dei casi avremo sventato l’ennesimo tentativo di truffa.
