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Truffa dello spoofing, perché tanti ci cascano e come essere risarciti

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Gianluca Merla

Purtroppo, molti ci cascano e ne subiscono le conseguenze. Ecco come funziona la truffa dello spoofing e perché in tanti ci cascano

La diffusione degli smartphone ha letteralmente cambiato le nostre abitudini di vita e il modo in cui affrontiamo le relazioni e molte delle attività quotidiane. Avere un cellulare “intelligente”, infatti, è ormai scontato e spesso la fiducia in questi dispositivi è elevata, forse troppa.

Truffa dello spoofing, perché tanti ci cascano e come essere risarciti
Occhio alla truffa dello spoofing, Ilovetrading

Nonostante gli innumerevoli vantaggi che questi dispositivi ci garantiscono, spesso gli smartphone nascondono anche delle inside per nulla da sottovalutare. In questi ultimi mesi, infatti, si sta diffondendo sempre di più la cosiddetta “truffa dello spoofing”. Si tratta di un vero e proprio fenomeno criminale che sta mietendo molte vittime. Ecco perché in tanti ci cascano e come essere risarciti.

Che cos’è la truffa dello spoofing e come difendersi

Purtroppo, la tecnologia non sempre riesce a difenderci da tutte quelle che sono le molteplici problematiche sociali e relazionali. Nonostante i grandi progressi da parte dei dispositivi digitali, ad ogni innovazione corrisponde una nuova trovata da parte dei truffatori, i quali molto spesso approfittano delle debolezze e fragilità di una tecnologia. Ma le vittime preferite sono le persone, le quali ora hanno a che fare con una nuova presa in giro: ecco, infatti, che cos’è la truffa dello spoofing, perché tutti ci cascano e come essere risarciti.

Per “spoofing” si intende è una particolare tipologia di truffa che viene spesso adottata tramite uno smartphone o un recente dispositivo digitale. Nello specifico, la truffa dello spoofing è caratterizzata dal fatto che una persona finge di essere qualcun altro per ingannare una vittima designata in precedenza. In ambito informatico, lo spoofing di indirizzo IP consiste nell’alterare il proprio indirizzo IP per far apparire le proprie azioni come se provenissero da una fonte diversa. Questo può essere utilizzato per truffare persone o per compiere attacchi informatici come il phishing o un attacco mediante l’utilizzo di malware.

Truffa dello spoofing, perché tanti ci cascano e come essere risarciti
Arriva la truffa dello spoofing, Ilovetrading

I metodi preferiti dai truffatori per rubare i dati sensibili delle proprie vittime sono spesso le e-mail, gli sms e i siti web. Ha fatto molto discutere il caso di una signora che ha ricevuto un messaggio sul proprio smartphone da “PosteInfo” (in realtà erano i truffatori). Purtroppo la donna è caduta nella trappola, subendo un furto sul proprio conto di circa 9mila euro.

Come funziona il risarcimento

Tuttavia, la donna è stata supportata da Confconsumabtori e ha fatto appello all’Arbitro bancario e finanziario. Questo ha infatti condannato Postepay ad un risarcimento di 8.891€, in quanto il denaro è stato sottratto mediante 42 prelievi effettuati con carta Postepay. Il risarcimento è stato possibile in quanto è stato dichiarato che Postepay non ha adottato meccanismi di sicurezza sufficienti e idonei per tutelare i clienti.

Coloro che vengono colpiti da truffe bancarie in ambito digitale hanno la possibilità, a partire dal mese di febbraio, di rivolgersi allo Sportello online di Confconsumatori. È possibile inviare la richiesta cliccando sul link www.confconsumatori.it/spiegaci-il-tuo-problema/ o scrivere una e-mail a sportello@confconsumatori.it.

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