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Riscatto laurea per la pensione, l’annuncio dell’Inps cambia tutto di nuovo

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Claudia Manildo

Riscattare gli anni passati sui libri ai fini pensionistici: l’Inps cambia ancora una volta tutto. La notizia è appena arrivata.

Il riscatto del corso di laurea permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Tutti quegli anni passati sui libri per cercare un futuro migliore a livello lavorativo, da adesso varranno ai fini pensionistici, ciò significa che saranno anni da poter riscattare come anni lavorativi per averli sulla pensione quando sarà il momento. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. Inoltre, rientrano nel conteggio solamente gli anni in corso, gli anni da fuori corso non sarà possibile riscuoterli.

Riscatto laurea pensione
Riscatto laurea per la pensione, è cambiato di nuovo tutto: cosa c’è da sapere (ilovetrading)

“La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza” e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero, si legge sul portale Inps.

Si possono riscattare: i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni; i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni; i diplomi di specializzazione, i dottorati di ricerca, insomma tutti gli anni di studi che hanno posticipato l’inizio del periodo lavorativo del singolo.

Il riscatto può riguardare l’intero o i singoli periodi. Dal 12 luglio 1997 è possibile riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. Per quanto riguarda i periodi di studio universitario compiuti all’estero la questione è diversa. “I titoli accademici conseguiti all’estero non hanno valore legale in Italia, salvo il caso di legge speciale o di accordi bilaterali” per questo motivo è consigliato informarsi bene sulla propria situazione prima di far domanda.

Come presentare domanda e come usare il simulatore per il riscatto della laurea ai fini pensionistici

Dal 2023 il sito dell’Inps ha anche aggiornato il simulatore capace di ipotizzare quale sarebbe il contributo sulla pensione che si acquisirebbe riscattando gli anni di laurea. Le variabili che si ritroveranno nel simulatore sono: durata del corso di studi, mese ed iscrizione, data di nascita, genere, lavoro, mese e anno del primo contributo, quanto è durato il lavoro, gestione previdenziale e retribuzione degli ultimi 12 mesi. Attraverso l’inserimento di questi dati sarà quindi possibile capire a quanto ammonterebbe il riscatto da pagare e qual è la somma che si percepirà in pensione.

Riscatto laurea per la pensione
Riscatto laurea per la pensione – ilovetrading

Il cittadino laureato dovrà poi presentare la domanda di riscatto online all’INPS attraverso il servizio dedicato. Il pagamento dell’onere si effettua utilizzando l’Avviso di pagamento pagoPA. Si può anche entrare sul portale pagamenti con codice fiscale e numero di pratica che verrà inviato dall’Istituto oppure richiedere l’invio tramite posta o email dell’Avviso di pagamento pagoPA al Contact center chiamando al numero 803 164 oppure al numero 06 164164 da cellulare.

È importante specificare che i risultati che verranno fuori dalla simulazione sono calcolati su informazioni inserite in anonimo, anche per questo del tutto orientativi (potrebbero poi non rispecchiare la realtà). Infatti, se si desidera avere dati più precisi si potranno utilizzare gli altri servizi dell’Istituto, facendo l’accesso, in modo tale che ci si potrà basare sulla documentazione dell’utente presente negli archivi INPS.

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