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Multe, ecco come fare per non pagare niente: il metodo è completamente legale

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Anna Di Donato

Con la nuova sanatoria, tra rottamazione, stralcio e ricorsi è possibile, in determinate situazioni, non pagare nulla nel 2023. Ecco come 

La Manovra di Bilancio 2023 prevede che vengano eliminati in modo automatico i debiti che sono sotto 1.000 euro, incluse multe arretrate, se si tratta di cartelle iscritte a ruolo che si riferiscono a un periodo di tempo circoscritto. Lo stralcio delle cartelle attiene all’ambito della tregua fiscale, che include anche l’opportunità di fare domanda per rottamare i propri debiti, pagando a rate e con un grosso sconto sulle multe.

multe non pagare
multe, come non pagare niente (ilovetrading.it)

La questione multe, però, attiene a un’altra situazione ancora. Nello specifico, i Comuni dovevano stabilire entro il 31 gennaio 2023 se permettere lo stralcio delle cartelle. A tutto ciò esiste anche un’alternativa, che consiste nell’opportunità di fare richiesta, entro il 30 aprile, della rottamazione quater. Oltretutto, in determinati casi, è anche possibile fare ricorso. Naturalmente, è bene appurare che la sanzione non sia prescritta.

Multe arretrate, cosa fare se il Comune non consente lo stralcio

Secondo quanto stabilisce la Manovra, Comuni e Province possono decidere se attuare o meno uno stralcio dei debiti di un importo che sia sotto i mille euro. La scadenza per annunciare la propria scelta in merito era il 31 gennaio 2023, ergo è importante verificare se l’ente creditore ha aderito e pubblicato l’apposita delibera. Questo è possibile vederlo sul sito del Comune di residenza. Se non tutti i Comuni dovessero aderire allo stralcio (come è possibile), dato che comunque molte entrate dei Comuni sono basate sul pagamento delle sanzioni, c’è un’alternativa. È la rottamazione quater, che è possibile richiedere entro il 30 aprile 2023.

multe
multe-ilovetrading.it

Con questa richiesta saranno azzerate le somme differenti dalla sorte capitale. Per fare domanda per la rottamazione quater bisogna effettuarla solo online tramite il sito dell’agenzia riscossione. È possibile presentare la richiesta da area privata a pubblica. Non bisogna introdurre credenziali di accesso se si sceglie la modalità “online in area pubblica”.
Nella sezione “Definizione agevolata”, bisogna compilare un form immettendo i numeri identificativi delle cartelle che si vogliono mettere nella domanda; specificare il numero di rate in cui si intende dividere l’importo che si deve restituire; il domicilio cui sarà mandata entro giugno la comunicazione della cifra dovuta.

Altra cosa importante da fare è quella di dare un indirizzo mail dove sarà mandata la ricevuta di presentazione della domanda e, inoltre, c’è l’obbligo di allegare i documenti di riconoscimento. Per fare domanda da area privata, accedere con Spid, Cie, e CNS, compilando il modulo e scrivendo quali cartelle si vogliono introdurre nella domanda di adesione.

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