Sapevi che la rottamazione in atto può scongiurare il pignoramento? Ecco perché è una buona notizia e cosa puoi fare
Ci sono buone notizie per quei cittadini che sono alle prese con un possibile pignoramento dello stipendio. Questa è una situazione che, purtroppo, potrebbe creare davvero molti problemi economici a colui che è costretto a pagare e non è per nulla da sottovalutare. Ma l’aiuto potrebbe arrivare inaspettatamente dallo Stato.
Questo può avvenire in situazioni piuttosto gravi e in cui il debitore non può pagare. Tuttavia, il governo è intenzionato ad intervenire pesantemente riguardo agli sconti sul fisco e potrebbero esserci davvero delle grosse novità. Grazie alla rottamazione da parte dell’esecutivo, infatti, puoi scongiurare il pignoramento. Ecco che cosa puoi fare.
Come scongiurare il pignoramento con la rottamazione
Il pignoramento può avvenire sia se c’è una situazione di debito che di accredito. Nonostante si tratti di una misura estrema che potrebbe apportare numerosi problemi a chi ne subisce le conseguenze, c’è una buona notizia per coloro che devono affrontare questa situazione. Con la rottamazione prevista dalla legge di Bilancio 2023, voluta dall’attuale governo Meloni, è possibile scongiurare il pignoramento presso terzi e tirare un bel sospiro di sollievo. Tuttavia, questo non avviene per tutti e vi sono dei requisiti particolari da soddisfare. Vediamo insieme come funziona e che cosa fare per usufruirne.
Il governo ha approvato la nuova legge di Bilancio 2023 ed è stata attuata quella che viene chiamata “rottamazione quater” delle cartelle esattoriali. Questo decreto sancisce il divieto di avviare ulteriori procedure esecutive, come appunto i pignoramenti verso terzi e di continuare quelli avviati in precedenza. Questo, però, non avviene nel caso in cui sia stato effettuato già il primo incanto con esito positivo.
Dunque, secondo quanto stabilito dalla rottamazione quater, il contribuente interessato potrà vedere scongiurata la rottamazione del proprio pignoramento sia in caso procedure avviate già in precedenza e sia in caso in cui stiano per essere avviate nuove procedure esecutive. Tuttavia, questo non può avvenire nel caso in cui sia già tenuto il primo incanto e questo abbia dato esito positivo.
Cos’altro prevede la rottamazione
La rottamazione quater prevede anche il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipotetiche. Questo non sarà possibile solo nel caso in cui vi siano già procedure iscritte alla precedente data di presentazione dell’istanza di adesione. Dunque, la rottamazione inserita nella legge di Bilancio da parte del governo darà la possibilità al cittadino che ha debiti di essere un po’ più sereno e di ammortizzare quella che è la Riscossione prevista per risanare il debito.
Quando vi è la necessità di pignoramento nei confronti del debitore, infatti, avviene la cessione da parte sua del quinto del suo stipendio. Tuttavia, grazie alla sanatoria appena approvata dal governo, questa riscossione potrebbe avvenire in maniera meno corposa e, quindi concedendo maggior respiro al debitore. In questo caso, infatti, lo stesso debito (grazie alla rottamazione di cui abbiamo appena parlato) verrà dilazionato in parti ancora più piccole del quinto di stipendio.